«Non possiamo permetterci di rinunciare alle precauzioni. L'Italia, grazie a un serio lockdown, ha una posizione di vantaggio rispetto a molti altri Paesi, che...
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Galli si dice concorde sul provvedimento che ha in qualche modo tenuto chiuse le discoteche: «Vanno ancora evitati gli assembramenti, pure allo stadio, e anche all’aperto in caso di contatti ravvicinati è bene non dimenticare distanze e mascherine».
Secondo Galli l'aumento dei contagi da coronovirus avrà come conseguenza l'aumento dei ricoverati e dei morti: «È già possibile notare un piccolo incremento dei ricoveri in rianimazione e l’abbassamento dell’età media. Su 100 contagiati il virus ne uccide tre o quattro, la gran parte ha un’infezione lieve e da recenti studi circa un terzo ha pochi o nessun sintomo. Le vittime sono soprattutto anziani e persone con fattori predisponenti, su cui non c’è chiarezza per cui è bene per tutti continuare a usare le protezioni». E poi precisa: «Il virus non è mutato». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico