Coronavirus, due contagiati fantasma ripartiti da Roma: in Italia per dieci giorni. Dove sono stati

Coronavirus, due contagiati fantasma ripartiti da Roma: in Italia per dieci giorni
Sono stati dieci giorni a Roma e in Italia e avevano contratto il Coronavirus, ma non potevano saperlo perché durante il loro soggiorno non avevano presentato alcun...

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Sono stati dieci giorni a Roma e in Italia e avevano contratto il Coronavirus, ma non potevano saperlo perché durante il loro soggiorno non avevano presentato alcun sintomo. Al rientro a Taiwan, però, una coppia di turisti ha scoperto di essere stata contagiata e ora la Regione Lazio ha istituito una task force per risalire a tutti coloro che hanno avuto contatti stretti e monitorarli. Un vero e proprio caso, che dimostra la difficoltà di arginare la diffusione del Coronavirus anche con la chiusura dei voli diretti tra Italia e Cina.



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Come scrive Mauro Evangelisti per Il Messaggero, la coppia di turisti, di circa 50 anni, era partita da Taipei il 22 gennaio scorso, insieme ad altri due membri della famiglia. A Fiumicino, i turisti erano giunti con un volo che aveva precedentemente fatto scalo ad Hong Kong. Durante la vacanza tutto era filato liscio, ma una volta rientrati a Taiwan avevano iniziato a mostrare i sintomi tipici dell'infezione da Coronavirus: il 4 febbraio la coppia viene ricoverata in ospedale e risulta positiva al test del 2019-nCoV, il primo focolaio certificato a Wuhan.

Ci sono però dei dettagli che non tornano: l'isola di Taiwan, per motivi storici e politici, ha relazioni con la Cina piuttosto limitate. Inoltre, la coppia non aveva avuto mai contatti diretti con persone che erano state in Cina, tantomeno nella provincia di Hubei dilaniata dal virus. Il Ministero della Salute di Taiwan, dopo aver consultato alcuni esperti, è giunto alla conclusione che il contagio sia avvenuto a bordo dell'aereo che ha condotto la coppia da Hong Kong a Roma. Se questa ipotesi fosse confermata, significherebbe che i due coniugi, in giro per Roma, erano asintomatici e quindi ci sono scarse possibilità che possano avere contagiato altre persone.


Le autorità di Taiwan hanno immediatamente allertato quelle italiane e la Regione Lazio ha subito cercato di individuare e porre in isolamento chiunque abbia avuto contatti con la coppia. Le misure adottate sono le stesse che hanno riguardato i due turisti di Wuhan atterrati a Malpensa e giunti fino a Roma, passando per Parma, Verona e Firenze. I due si trovano ora ricoverati in condizioni critiche allo Spallanzani ma le autorità sono subito risalite a tutte le persone che hanno avuto contatti coi due turisti: da chi era con loro sull'aereo per Milano fino all'autista della macchina a noleggio che li ha accompagnati a Parma, Firenze e Roma. Tutti i test sono risultati negativi, compresi quelli di chi lavorava nell'hotel dove la coppia aveva soggiornato. Questo dimostra che il contagio non è così semplice. Intanto, l'Italia ha bloccato anche tutti i voli diretti da e per Hong Kong e Taipei, oltre che quelli per la Cina: una decisione, questa, criticata non solo a Pechino, ma anche dal governo di Taiwan. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico