SPINEA - Nove minuti. Questa la durata della pausa caffè che è costata, a due dipendenti del Comune di Spinea, una ventina di giorni di sospensione dal lavoro. A...
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«La legge Madia manca di gradualità - aggiunge Battistuzzo -. Le due persone non hanno mai ricevuto contestazioni di addebito e, a detta dell'assessore di riferimento, sono ineccepibili dal punto di vista professionale e dell'impegno. I dieci minuti di pausa, inoltre, sono previsti anche dal regolamento comunale». Il Comune, che definisce la questione delicata, vuole attendere l'incontro tra la dirigenza e i lavoratori per fornire la propria versione. Non è chiaro, quindi, se ci siano dei precedenti o se la sospensione sia arrivata di punto in bianco. Il fatto certo è che martedì 11 aprile i due lavoratori si sono ritrovati in mano il documento di sospensione cautelare di due settimane: «In pratica hanno detto quella è la porta, ci rivediamo il 26 - continua Battistuzzo -. Solo in quella data ci sarà il chiarimento e quindi scatterà la sanzione, che prevede un minimo di altri 10 giorni di stop, senza stipendio, solo l'assegno di famiglia». Ora i lavoratori hanno chiesto di poter anticipare il confronto per tentare di ridurre le giornate di sospensione. Ma tra sospensione e sanzione i sindacati temono si andrà ben oltre i 20 giorni. «L'assurdità della faccenda - conclude il sindacalista -, è che ora, per carenza di personale, un servizio allo sportello viene ridotto di un'ora al giorno, per un mese. Per una pausa di 9 minuti si crea un disservizio ai cittadini». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico