Chiara, 14 anni, travolta e uccisa da un'auto. Andava in bici al fast food con gli amici a Chioggia

Chiara Pavanello uccisa sulla Romea a Chioggia
Una ragazzina di 14 anni, Chiara Pavanello, residente a Borgo San Giovanni, nella frazione di Brondolo, è morta dopo essere stata travolta da un'automobile mentre...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una ragazzina di 14 anni, Chiara Pavanello, residente a Borgo San Giovanni, nella frazione di Brondoloè morta dopo essere stata travolta da un'automobile mentre stava percorrendo sulla sua bicicletta elettrica la rampa di un cavalcavia sulla Statale Romea, una delle strade più pericolose d'Italia, a Chioggia (Venezia). La giovane è stata urtata alle 19.40 circa da una Volkswagen Polo, che ha travolto anche le biciclette di due amici, un ragazzo e una ragazza, con i quali si stava recando in un fast food. Quando i soccorritori sono giunti sul posto, per l'adoloescente non c'era più nulla da fare; la ragazza è deceduta a causa delle gravi lesioni riportate nel violento impatto con l'autovettura che procedeva in direzione Ravenna. Feriti, in maniera non grave, gli altri due giovani. Caos alla circolazione, sul posto il 118 e vigili del fuoco.

 
Sull’asfalto ben visibili gli effetti personali ad indicare la giovanissima età delle vittime. Le scarpe da tennis tipiche delle ragazzine, le bici elettriche distrutte nello scontro. “Non si vedeva nulla – dice un testimone oculare - nessuno le poteva vedere, le avrebbe prese chiunque. Non dimenticherò mai gli occhi sbarrati di quella ragazzina”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico