PERUGIA - Mattinata di terrore in un appartamento di un condominio di Ponte San Giovanni quando lo scoppio di un telefono cellulare ha provocato un vero principio di incendio sul...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La madre, come riferisce una nota dell'ufficio stampa dell'ospedale, aveva lasciato il cellulare sul letto ed è stata messa in allarme dal rumore dello scoppio dello stesso, accorrendo nella stanza dove si trovava anche la nonna della bambina, paralizzata dalla paura e incapace di prendere iniziative per provare a spegnere le fiamme che avevano già avvolto una coperta ed il materasso del letto matrimoniale dove era stata sistemata la bambina. Con un indumento trovato nella stanza, risultava decisivo l'intervento della mamma.
Scattato l'allarme con richiesta di intervento del 118, bambina e mamma venivano trasportati in ospedale per un principio di intossicazione da monossido di carbonio e una comprensibile crisi di ansia della donna che si è protratta per tutta la giornata. La piccola viene tenuta in osservazione dai sanitari della struttura di Pediatria ed i medici di servizio Stefania Ceppi e Edoardo Farinelli hanno proceduto al monitoraggio della attività respiratorie. La giovane mamma, di origine nord-africana, da 13 anni residente a Perugia, ha riferito ai Carabinieri della stazione di Ponte San Giovanni intervenuti per un sopralluogo, di aver acquistato il cellulare una decina di mesi fa, senza che lo stesso avesse evidenziato problemi di sorta. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico