FROSINONE - È accusato di avere prelevato circa 500 mila euro direttamente dai conti correnti e dalla cassa della diocesi. Per questo Pietro Vittorelli, ex abate di...
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Poi era stato costretto a rinunciare all'incarico dopo una grave crisi cardiaca seguita da una lunga degenza e da un intenso periodo di riabilitazione, anche in una clinica in Svizzera. Per i magistrati romani, l'ex abate di Montecassino si sarebbe indebitamente appropriato di risorse destinate a finalità di culto e a opere caritatevoli. Secondo l'accusa, le somme sottratte sarebbero state riciclate in varie tranche, dopo essere transitate su conti correnti gestiti dal fratello Massimo, intermediario finanziario, prima di tornare, sempre stando alle indagini, nella disponibilità di Dom Vittorelli, che aveva accesso illimitato ai conti dell'Abbazia di Montecassino. La Guardia di Finanza gli sequestrò beni per oltre 500 mila euro.
Si scoprì così, secondo le cronache di due anni fa, che Massimo Vittorelli avrebbe avuto quattro appartamenti a Roma e a San Vittore del Lazio e due magazzini, secondo l'accusa provento dell'attività illecita e per questo è accusato di riciclaggio.
Corriere Adriatico