Scatto d'ira: uccide col fucile moglie e figlio, poi si ammazza

Scatto d'ira: uccide col fucile moglie e figlio, poi si ammazza
In uno scatto d'ira fatale ha ammazzato la moglie e il figlio con il proprio fucile da caccia, quindi ha rivolto l'arma contro sé stesso e ha fatto fuoco,...

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In uno scatto d'ira fatale ha ammazzato la moglie e il figlio con il proprio fucile da caccia, quindi ha rivolto l'arma contro sé stesso e ha fatto fuoco, uccidendosi. Il probabile duplice omicidio-suicidio è avvenuto nella tarda serata di ieri nel Casertano, in un'azienda agricola situata in località Taverna Zarone, nel territorio del comune di Teano. La macabra scoperta è stata fatta dai carabinieri, che erano intervenuti in seguito alla segnalazione fatta al 112 da un cittadino romeno, che aveva udito numerosi spari provenire dall'azienda agricola da lui conosciuta.


Entrati nella tenuta, i militari hanno trovato distesi sul terreno e in una pozza si sangue i corpi di tre persone, tra cui quello di un anziano che aveva vicino un fucile da caccia. Sono stati subito identificati i tre cadaveri: si trattava del 72enne imprenditore proprietario dell'azienda, del figlio 44enne e della moglie di 63 anni.

La posizione dei corpi e, soprattutto, il fucile trovato accanto al 72enne hanno indirizzato le prime indagini verso la pista del duplice omicidio-suicidio, con l'uomo che probabilmente dopo una lite avrebbe preso il fucile sparando all'indirizzo dei due stretti congiunti per poi togliersi la vita. Sono comunque in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Capua guidati da Francesco Mandia per capire se all'origine del gesto vi siano stati dissidi familiari o se la tragedia possa essere legata a particolari condizioni di salute dell'uomo. Di certo il fatto ha scosso la piccola comunità di Taverna Zarone, tranquilla località di campagna a pochi passi da Teano. Dopo il primo esame esterno da parte del medico legale intervenuto sul posto, i corpi sono stati portati all'istituto di medicina legale di Caserta per essere sottoposti ad esame autoptico.
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Corriere Adriatico