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Le Cascate del Niagara stanno per essere letteralmente invase da una folla oceanica. L'amministrazione ha proclamato lo stato di emergenza in vista dell'8 aprile. Perché cosa succede quel giorno e perché è previsto un così ingente numero di visitatori?
L'8 aprile avverrà un fenomeno molto raro: l'eclissi solare totale.
Cascate del Niagara, dichiarato lo stato di emergenza: l'eclissi porterà un milione di persone
Il sindaco sta approntando un piano d'emergenza. Lo rende noto l'emittente Ctv News spiegando che l'obiettivo è quello di prepararsi ad accogliere al meglio «l'evento di una vita». Il sindaco delle Cascate del Niagara, Jim Diodati, ha affermato che si prevede che fino a un milione di visitatori vengano nella regione per assistere all'eclissi, ha riferito Ctv News. È una folla di grandissime proporzioni se si pensa che si registrano normalmente 14 milioni di visitatori nel corso di un intero anno.
Dichiarare lo stato di emergenza rafforzerà gli strumenti che la regione ha a disposizione per salvaguardare la salute e la sicurezza dei residenti e dei visitatori e proteggere le infrastrutture in qualsiasi scenario.
Il presidente regionale Jim Bradley ha dichiarato lo stato di emergenza «per abbondanza di cautela». Una misura di precauzione, si intende. Ma ci sono tutta una serie di misure che diventano fondamentali per gestire questo enorme flusso di persone che si concentrerà qui. Misure necessarie per «salvaguardare la salute e la sicurezza dei residenti e dei visitatori e per proteggere le nostre infrastrutture critiche in ogni scenario che potrebbe presentarsi», si legge in un comunicato stampa della regione del Niagara.
La spettacolare cascata, situata lungo il confine tra Canada e Stati Uniti, si trova nel percorso dell'eclissi e molte persone stanno acquistando hotel e affitti in anticipo per vivere il fenomeno in una delle meraviglie naturali del Nord America. Il sindaco della città di Niagara Falls, in Ontario, Jim Diodati, ha previsto «di gran lunga la più grande folla che abbiamo mai avuto» sul lato canadese per l'eclissi.
La regione modificherà anche alcuni dei suoi programmi e servizi e chiuderà alcune strutture per tenere il traffico lontano dalle strade l'8 aprile.
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Corriere Adriatico