Hai smarrito la carta di credito? Ecco cosa bisogna fare per essere risarciti

Hai smarrito la carta di credito? Ecco cosa bisogna fare per essere risarciti
ROMA - Perdere la carta di credito può accadere a tutti, ma bisogna essere sbrigativi nelle denunce altrimenti i rischi possono essere elevati per le proprie finanze. ...

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ROMA - Perdere la carta di credito può accadere a tutti, ma bisogna essere sbrigativi nelle denunce altrimenti i rischi possono essere elevati per le proprie finanze.


Se si aspetta anche solo un giorno per telefonare al numero verde della banca per denunciarne lo smarrimento o il furto e disporre il blocco immediato della carta, il titolare non potrà chiedere la restituzione dei soldi che gli sono stati sottratti dal conto corrente. Ad affermarlo è la Cassazione, come ricorda 'LaLeggePerTutti.it', con una recente sentenza che smentisce l'orientamento secondo il quale il correntista ha diritto ad essere risarcito anche se la denuncia avviene con qualche giorno di ritardo.

Il caso in questione riguarda un uomo che si era accorto di aver subito il furto della propria carta di credito il giorno dopo gli allenamenti in palestra: durante quel periodo, infatti, il portafoglio era stato lasciato incustodito e qualcuno gli aveva sottratto la carta e fatto acquisti per 1.700 euro.

Nonostante la legge preveda che il correntista possa sopportare un rischio per un importo massimo di 150 euro, se il titolare della carta di credito si è reso indirettamente responsabile del furto, lasciando incustodito il portafoglio senza controllare poi che non mancassero documenti importanti e in tal caso bloccare tempestivamente la carta di credito, allora non può invocare l'applicazione del codice del consumo.

In tale circostanza, se il correntista ha avvisato l'istituto di credito solo il giorno successivo, le spese effettuate dopo il furto ricadono su di lui e non sulla banca, anche se dette operazioni dovessero sforare il limite di spesa giornaliero.

Se è vero che il codice del consumo stabilisce che l'istituto di emissione della carta di credito riaccredita al consumatore i pagamenti dei quali questi dimostri l'eccedenza rispetto al prezzo pattuito, oppure l'effettuazione mediante l'uso fraudolento della propria carta di pagamento da parte di un terzo, secondo la Cassazione tale norma non vale per il caso di specie.


Il cliente della banca si è reso protagonista di un inadempimento colposo tanto da non essere legittimato a invocare il limite di responsabilità di 150 euro contrattualmente previsto a favore del cliente. Per evitare guai, il correntista avrebbe dovuto provvedere a denunciare immediatamente l'accaduto alla banca e a bloccare la carta di credito. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico