ROMA - Conto alla rovescia per il pagamento del bollo auto che, complice il weekend, in gran parte delle regioni slitta dal 31 gennaio al 2 febbraio. La scadenza, dopo la Legge di...
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Al momento quindi regna la confusione che assoggetterà i possessori di veicoli storici tra i 20 ed i 30 anni di vita a trattamenti fiscali diversi a seconda della Regione in cui si trovano. Il problema è stato affrontato circa due settimane fa in una riunione tecnica, propedeutica alla Conferenza Stato-Regioni, dalla Commissione Affari Finanziari che riunisce gli assessori regionali al bilancio.
«Abbiamo letto le norme - ha detto il coordinatore Massimo Garavaglia, assessore leghista all'Economia in Regione Lombardia - e ne abbiamo desunto che le Regioni che hanno già normato il trattamento fiscale delle auto storiche possono mantenere la norma regionale. E chi vuole farlo può normarle. In Lombardia, per esempio, manteniamo l'esenzione del bollo per i mezzi ventennali iscritti ai registri storici».
Secondo Garavaglia quindi non sarebbe necessario un intervento governativo sulla questione, anche se non esclude che la prossima Conferenza Stato-Regioni ne possa parlare. Di diverso avviso è Roberto Loi, presidente dell'Asi (Automotoclub storico italiano), che con l'FMI si era battuto strenuamente per bloccare l'eliminazione in Legge di Stabilità dell'esenzione del bollo per le auto ventennali e si augura «una pronta revisione di quanto inopportunamente deciso dal Governo. Sia sotto il profilo sostanziale che formale, per far sì che tutti i cittadini italiani si possano trovare in una posizione paritetica di fronte alla legge».
Ancora più agguerrita è la Federazione Motociclistica Italiana (FMI), titolare del Registro storico delle moto d'epoca. «Non ci arrendiamo - afferma Francesca Marozza, responsabile rapporti istituzionali - torneremo all'attacco con il Governo per il ripristino delle agevolazioni alle moto storiche. In tutta questa vicenda ci sono almeno due fattori critici: la violazione dei diritti acquisiti dei proprietari di veicoli storici ventennali, che si sta cercando di far valere anche a livello giuridico perchè chi ha pagato fino a ieri 20 euro non può ora pagarne 100; e il rischio discriminatorio che si verificherebbe se ogni regione agisse autonomamente».
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Corriere Adriatico