Cannabis light, via ai controlli Sequestri e denunce in tutta Italia

Cannabis light, via ai controlli Sequestri e denunce in tutta Italia
I commercianti si stanno organizzando per rispondere alla sentenza della Cassazione sulla cannabis light. Intanto però sono partite le operazioni delle forze...

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I commercianti si stanno organizzando per rispondere alla sentenza della Cassazione sulla cannabis light. Intanto però sono partite le operazioni delle forze dell'ordine su alcuni negozi sparsi per l'Italia. Come ad Avellino, dove la Guardia di Finanza ha sequestrato 72 confezioni di infiorescenze essiccate di cannabis light poste in vendita da un distributore automatico nei pressi di un istituto scolastico del capoluogo irpino. Il prodotto, pari a 221 grammi, è stato sequestrato insieme a cartine e accendini. Il proprietario è stato denunciato a piede libero alla Procura di Avellino sulla scorta della recente sentenza delle Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione.




Stessa operazione a Caserta. Tre negozi che vendevano cannabis sono stati sequestrati dai carabinieri che hanno eseguito un decreto d'urgenza di perquisizione e sequestro preventivo emesso dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). I titolari dei negozi sono stati denunciati perché «detenevano ed esponevano per la vendita infiorescenze, foglie, resina e olio ottenuti dalla coltivazione di una varietà di cannabis» che non rientra tra quelle ritenute «legali».

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E ancora a Reggio Calabria. Qui alcuni esercizi sono stati sottoposti a controllo nel corso di un'operazione interforze che ha visto il coinvolgimento di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di finanza. Nel corso dei controlli sono state repertati 59 campioni delle sostanze commercializzate, poi inviati al Gabinetto regionale di Polizia scientifica della Calabria ed al Reparto investigazioni scientifiche di Messina, perché vengano effettuati gli esami volti a stabilirne l'efficacia drogante.

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L'operazione, riferisce la Questura, «è stata disposta dopo la decisione delle Sezioni unite penali della Corte di Cassazione, pubblicata con informazione provvisoria n.15 del 30 maggio, ove è stabilito che commercializzare i prodotti derivati dalla Cannabis light è reato». Su input del Ministro dell'Interno, in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica diretto dal prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, già il 22 maggio scorso era stato deciso l'avvio di un'attività di ricognizione degli esercizi commerciali interessati per «monitorare il fenomeno della libera vendita dei prodotti». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico