Le scarpe mordicchiate, la pipì sul tappeto, le fughe al parchetto: quando Fido si comporta male è difficile non perdere la pazienza, ma sgridarlo e strattonarlo al...
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Christian e il cane Buck insegnano a salvare vite
Giornata internazionale del cane: i consigli per stare in forma con l'amico a 4 zampe
I ricercatori portoghesi, guidati da Ana Catarina Vieira de Castro, hanno filmato 42 cani addestrati con rinforzi positivi (ovvero usando giochi e cibo come ricompense per premiare i comportamenti corretti) e li hanno confrontati con 50 cani addestrati con rinforzo negativo (ovvero con richiami a voce alta, strattonamenti al guinzaglio e pressioni sulla groppa per indurre la seduta). Nei video, i quattro zampe educati con rinforzi negativi hanno mostrato evidenti segnali di stress, leccandosi più volte le labbra e sbadigliando. Questi comportamenti "spia" hanno trovato conferma anche nel test della saliva: eseguito prima e dopo l'addestramento, ha svelato un innalzamento dell'ormone dello stress, il cortisolo.
Per verificare se questi effetti si potessero protrarre nel tempo, a distanza di un mese i ricercatori hanno fatto un secondo esperimento su 79 cani per vedere come rispondevano a una potenziale ricompensa. Innanzitutto li hanno messi in una stanza dove, da un lato, li attendeva una ciotola con una salsiccia, e dell'altro lato una ciotola vuota. Dopo averli abituati a questa situazione, hanno posto una terza ciotola vuota tra le due, misurando quanto i cani si avvicinassero velocemente. Gli animali addestrati con rinforzi positivi si sono fiondati sulla ciotola, fiduciosi di trovare anche lì una salsiccia, mentre i cani addestrati con rinforzi negativi hanno tentennato più a lungo con un atteggiamento più pessimista. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico