Cane intrappolato in un tombino, i vigili del fuoco lo salvano dopo un giorno di lavoro. Poi arriva il conto: «10mila euro»

La disavventura durante la vacanza in Svizzera

Cane intrappolato in un tombino, i vigili del fuoco lo salvano ma poi arriva il conto: «10mila euro»
  Ci hanno messo un'intero giorno di lavoro, ma alla fine i vigili del fuoco sono riusciti a salvare un cane rimasto intrappolato in un tombino per 48...

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Ci hanno messo un'intero giorno di lavoro, ma alla fine i vigili del fuoco sono riusciti a salvare un cane rimasto intrappolato in un tombino per 48 ore mentre dava la caccia a una volpe. Una missione portata a termine con successo, ma per la quale al proprietario del Jack Russell Gaïa dovrà pagare un conto salato: 10mila euro.

 

Salvataggio da 10mila euro

I fatti risalgono allo scorso settembre, quando il 25enne Alian, che vive nel dipartimento francese dell'Ardèche, si trovava in vacanza in Svizzera con la sua cagnolina. Nonostante Gaïa abbia già 12 anni, non ha perso il suo istinto da cacciatore, e così durante un'escursione si è messa sulle tracce di una volpe. La sua corsa è finita in un tombino, nel quale è rimasta incastrata per quasi 48 ore faccia a faccia con la sua preda, e per liberararla è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco.

 

Il conto

L'intervento dei soccorritori svizzeri ha richiesto una giornata di lavoro, per il quale due mesi dopo è stato presentato il conto: «9.241 franchi svizzeri, è una bella somma!», ha detto Alian a France Bleu. Per liberare il suo cane hanno prima dovuto localizzarla, appoggiandosi a una ditta specializzata, poi sfondare il ciglio della strada. Il comune di Vaulruz, dove si trovava, ha chiesto un risarcimento, così come gli esperti intervenuti hanno preteso il loro compenso. A questa somma, va aggiunta la quota dei vigili del fuoco: «Circa 80 franchi all'ora, in un'intera giornata sono intervenuti sei vigili del fuoco, ovvero circa 4'000 franchi. Più il prezzo per i veicoli mobilitati», spiega il giovane.

Il dubbio

Durante l'intervento i vigili del fuoco, ma anche la polizia, gli hanno fatto capire che ci sarebbe stato un costo, ma Alain non ha avuto dubbi sul da farsi: «Non potevo fare diversamente, non avrei lasciato morire il mio cane in questo tubo, era impensabile, ma non mi aspettavo una cifra simile», ripete Alian. E prosegue: «è una cosa folle e sproporzionata. Non voglio sputare sui soccorritori, ma ho avuto l'impressione che fosse un gesto di gentilezza e benevolenza. Attraverso questa somma, ho piuttosto l'impressione che il mio disagio per il mio cane ​sia stato usato per riempirsi le tasche», ha concluso deluso. Ora ha 30 giorni per pagare, e ha lanciato una raccolta fondi per poter affrontare la spesa. 

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Corriere Adriatico