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Quando finirà il caldo? È iniziata la terza ondata di calore dell'estate 2023, con temperature roventi che portano a 16 le città con il bollino rosso e che a Sud potrebbero persistere per tutto luglio. Cominciano giornate torride e notti afose, con tassi di umidità elevati e anche i mari sono decisamente più caldi. In Sardegna sono attesi picchi di fino a 47 gradi nelle zone interne meridionali, in Sicilia e Puglia intorno a 45 gradi.
Le previsioni al Centro-Sud
Per quanto riguarda l'anticiclone africano, «si è venuta a determinare una situazione di blocco, che tende a non mutare nel medio-breve periodo», dice all'ANSA il tenente colonnello Guido Guidi dell'Aeronautica Militare, nell'intervista resa possibile grazie alla disponibilità dello Stato Maggiore dell'Aeronautica. "È probabile che nelle prossime settimane al Centro-Sud ci sia una persistenza dell'ondata da calore fino alla fine del mese, anche se con valori che tenderanno ad attenuarsi".
Giovedì e venerdì il caldo si attenua al Nord
A Nord il caldo potrebbe attenuarsi fra giovedì e venerdì, al Centro fra venerdì e sabato, pur restando comunque sopra la media stagionale. "Nessun anno è uguale all'altro: il 2022 - dice Guidi - è stato caldo per quattro mesi, quest'anno per due", considerando che maggio e giugno sono stati più freschi e molto piovosi. "Se le previsioni sull'estate 2023 saranno confermate, il caldo di quest'estate potrebbe essere contenuto in due mesi, ma è possibile - conclude - che la persistenza di questa ondata di calore possa rendere l'estate 2023 statisticamente più calda rispetto a quella del 2022".
A ferragosto?
La situazione potrebbe cambiare dopo ferragosto, quando potrebbe verificarsi "una tendenza verso un picco".
Perché è così caldo
"Abbiamo così beneficiato di una situazione di piovosità e basse temperature, che tenevano in asso l'aria africana", osserva Guidi. Ma poi la situazione è cambiata: l'alta pressione è cessata, l'anticiclone delle Azzorre si è indebolito e sull'oceano Atlantico si è creata una situazione di bassa pressione che ha lasciato libero accesso sul Mediterraneo alle correnti subtropicali e, con esse, all'anticiclone africano.
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