ROMA - Cercare refrigerio alla canicola entrando in un negozio o in un ufficio finalmente fresco può rivelarsi un'insidia. ...
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«Proprio lo sbalzo termico di questo tipo ha aperto la strada questa settimana a faringiti, laringiti e crampi da aria condizionata: possiamo stimare almeno 100mila casi, ma si tratta di un dato difficile da valutare. Di sicuro, viste le previsioni, anche la prossima settimana i malanni da aria condizionata colpiranno gli italiani». Parola di Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università di Milano, che sottolinea come i sintomi siano principalmente «mal di gola, linfonodi o tonsille ingrossate, febbricola, raffreddore e talvolta crampi addominali e qualche linea di febbre».
Il passaggio caldo-freddo «altera la peristalsi intestinale e il meccanismo che ci protegge dall'atatcco dei patogeni. Così i virus, e talvolta anche i batetri, possono penetrare più facilmente le nostre difese». Che cosa fare allora? «Il consiglio - suggerisce Pregliasco - è quello di attenuare il più possibile lo sbalzo termico, tenendo in casa o in ufficio l'aria condizionata a temperature non polari e prendendoci qualche minuto prima di passare dal caldo al freddo: quindi spegnere l'aria in auto un po' prima di scendere per acclimatarci: portare con noi una maglia o uno scialle quando si entra nei negozi in modo di difendersi dal gelo che si può trovare all'interno». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico