ANKARA - Due violente esplosioni si sono verificate sotto al ponte che conduce alla stazione ferroviaria di Ankara. Si...
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Si tratterebbe di due kamikaze che si sono fatti esplodere in mezzo alla folla. Le esplosioni hanno causato almen 86 morti e oltre cento feriti.
Le bombe sarebbero state fatte esplodere da un attentatore suicida. In zona era in programma, verso mezzogiorno, una marcia del "Lavoro, Pace, e Democrazia", una manifestazione per la pace nel conflitto con il Pkk curdo, organizzata da diverse sigle.
Lo riferisce l'agenzia di stampa Dogan. Anche la stazione sarebbe stata danneggiata. Sul posto sono arrivati i soccorsi e decine di ambulanze. Gli organizzatori della marcia pacifista che sarebbe dovuta partire a mezzogiorno dalla stazione di Ankara hanno annunciato di aver annullato la manifestazione per la duplice esplosione, forse causata da kamikaze, costata la vita ad almeno 20 partecipanti.
L'obiettivo della marcia era quello di chiedere la fine del rinnovato conflitto tra le autorità di Ankara e i miliziani curdi del Pkk nel sudest della Turchia. Alla «marcia pacifica e democratica» era prevista la partecipazione di membri della Confederazione dei dipendenti del settore pubblico (Kesk), della Confederazione dei sindacati rivoluzionari dei lavoratori (Disk), l'Unione degli architetti e ingegneri turchi (Tmmob) e l'Assosciaione dei medici turchi (Ttb).
Il primo ministro turco Ahmet Davutoglu ha convocato una riunione di emergenza a seguito delle due esplosioni registrate oggi alla stazione di Ankara dove stava per partire una marcia pacifista organizzata dai sostenitori del partito filo curdo Hdp.
Corriere Adriatico