Bocciato in prima media, il padre presenta ricorso e i giudici lo "promuovono"

Bocciato in prima media, i giudici lo "promuovono" in seconda: il padre aveva presentato ricorso
Bocciato dai professori, promosso dai giudici. Succede in provincia di Cremona dove uno studente - bocciato l'anno scorso in prima media - è stato ammesso in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Bocciato dai professori, promosso dai giudici. Succede in provincia di Cremona dove uno studente - bocciato l'anno scorso in prima media - è stato ammesso in seconda solo grazie all'intervento dei giudici del Consiglio di Stato. I magistrati hanno accolto il ricorso presentato dal legale del padre contro il Miur e l'istituto scolastico, a cui in primo grado il Tar di Brescia aveva dato ragione. Lo riporta oggi la Provincia di Cremona.


«Nostro figlio è stato bocciato ​perché era troppo alto»: il caso a Salerno


Bocciato due volte, negato l'ingresso a scuola a un ragazzino di 13 anni

Ora, per altro a lezioni incominciate da ormai due mesi, il ragazzino - se deciderà di farlo - potrà frequentare la seconda. Lo stabilisce l'ordinanza della sesta sezione del Consiglio di Stato, che sancisce di fatto come principio che non è giuridicamente possibile bocciare in prima media. Almeno, non per ragioni attinenti al rendimento scolastico. Ecco il motivo messo nero su bianco: «L'ammissione alla classe successiva nella scuola secondaria di primo grado deve fondarsi su un giudizio che faccia riferimento a periodi più ampi rispetto al singolo anno scolastico, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento attesi in una o più discipline».
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico