Non mangia per mesi, bimba di 5 anni aveva una batteria bloccata in gola

Non mangia per mesi, bimba di 5 anni aveva una batteria bloccata in gola
I medici hanno salvato la vita di una bambina dopo aver scoperto che una batteria a bottone bloccata nella sua gola. Shaylah Carmichael, cinque anni, originaria di Melbourne,...

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I medici hanno salvato la vita di una bambina dopo aver scoperto che una batteria a bottone bloccata nella sua gola. Shaylah Carmichael, cinque anni, originaria di Melbourne, aveva problemi a deglutire, febbre, vomito e perdita da almeno sei mesi. Lo scorso fine settimana è stata portata all’ospedale di Casey, dove i raggi X hanno rivelato che la bambina aveva una piccola batteria bloccata nella gola che ostruiva il passaggio verso lo stomaco. Immediatamente è stata portata all’ospedale pediatrico di Monash dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza per rimuovere l’oggetto estraneo. Sua madre Kirra, 32 anni, sotto choc ha detto «non posso credere a quello che è successo, ma più di tutto non riesco a credere che i medici per mesi non siano riusciti a diagnosticare il problema».


La mamma ha poi aggiunto di aver portato Shaylah al suo medico numerose volte, e anche altri dottori hanno effettuato solo radiografie all’addome. «Si era lamentata del dolore alla gola e non era in grado di ingoiare il cibo - ha aggiunto - Ha perso così tanto peso. Era stanca, come stesse in letargo». «Quando siamo arrivati in ospedale mi  hanno chiesto di togliergli la collana, la mia risposta è stata “ma lei non indossa collane. Lì ho capito che c’era qualcosa di strano».


I medici hanno immediatamente inviato la bambina all’ospedale pediatrico di Monash per i raggi X, che hanno confermato la presenza di una batteria a bottone nel suo esofago e che si era “erodificata” nel suo corpo negli ultimi sei mesi. Le foto postate dalla mamma dopo l’intervento di Shaylah mostrano la piccola e deteriorata batteria a forma di disco. La signora Carmichael ha chiesto alle istituzioni  il divieto delle batterie a bottone. Il mese scorso, il gruppo non profit Choice, insieme alla Commissione australiana per la concorrenza e il consumatore, ha chiesto una nuova legge che disciplina i “prodotti non sicuri”, compresa la batteria a bottone. Questi piccoli oggetti rotondi al litio sono stati la causa di 17 casi di lesioni infantili dal dicembre 2017 e la morte di due bambini piccoli, secondo l’organizzazione.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico