Kamala Harris per il post Biden? La vicepresidente Usa: «Pronta a servire come leader, senza dubbio»

L'intervista al Wsj mentre dilagano i timori sulle capacità di tenuta del presidente

Kamala Harris per il post Biden? La vicepresidente Usa: «Pronta a servire come leader, senza dubbio»
La vicepresidente americana Kamala Harris si dice pronta a «servire» come leader. Mentre i timori sull'età avanzata di Joe...

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La vicepresidente americana Kamala Harris si dice pronta a «servire» come leader. Mentre i timori sull'età avanzata di Joe Biden dilagano, Harris - in un'intervista al Wall Street Journal condotta due giorni prima del rapporto del procuratore speciale Robert Hur - assicura: «Sono pronta, non c'è dubbio».

 

Negli ultimi mesi la Casa Bianca ha cercato di rilanciare l'immagine di Harris che, nei sondaggi, registra performance peggiori di Biden. Sulla vicepresidente l'attenzione è alta, considerato l'età del presidente e la possibilità che potrebbe essere lei a sostituirlo nel caso in cui succedesse qualcosa mentre è in carica.

Biden, la situazione

I democratici si sono sempre rifiutati di discutere un piano B per la corsa alla Casa Bianca, ma il devastante rapporto del procuratore speciale Robert Hur, che descrive Biden come «un uomo anziano con problemi di memoria» e «facoltà diminuite», li costringe a prenderlo in considerazione. Soprattutto perché, politicamente motivata o no, la descrizione del procuratore repubblicano sembra essere condivisa dall'86% degli elettori americani che, secondo un recente sondaggio Abcnews, ritiene Biden «troppo vecchio» per un secondo mandato.

 

Il fatto che i democratici, sempre più nel panico, si siano convinti della necessità di avere un piano d'emergenza, non significa che, per le difficoltà procedurali e politiche, sarà facile semplicemente sostituire il presidente, scrive oggi Politico affermando che «la più probabile eventualità è che Biden rimanga nella scheda elettorale». Questo non toglie che si possano valutare diversi scenari in cui il partito riesca effettivamente a nominare un candidato diverso da Biden alla convention di agosto o persino dopo per competere nelle elezioni di novembre, conclude il sito che racconta, in via ipotetica, come potrebbero svolgersi questi scenari.

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Corriere Adriatico