Il titolare bestemmia e il dipendente va dal sindacato: «Fatelo smettere»

Un vecchio cartello, quando la bestemmia era ancora un reato
CONEGLIANO - La bestemmia può diventare fonte di conflitti personali ma anche sindacali. È accaduto in una piccola azienda della sinistra Piave, nella zona di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CONEGLIANO - La bestemmia può diventare fonte di conflitti personali ma anche sindacali. È accaduto in una piccola azienda della sinistra Piave, nella zona di Conegliano, dove un dipendente si è rivolto pochi giorni fa alla Cgil. «Non è un nostro iscritto - racconta Nicola Atalmi - ma mi ha chiamato per chiedere un appuntamento».


Quando se l’è trovato davanti, il sindacalista ha ricevuto l’insolita richiesta: «Il mio datore di lavoro bestemmia che manco un turco. Dovete intervenire. Non ce la faccio più». La Cgil ha cercato di saperne di più: «Avete problemi con lo stipendio?» Nessuno. «Subite angherie o ingiustizie?». No. Solo, quotidianamente, un rosario di esternazioni blasfeme. «Non lo fa neanche per cattiveria, forse; proprio non riesce a trattenersi». Il sindacato non ha grandi strumenti oltre alla persuasione: «Ci troviamo di fronte ad una situazione incresciosa, ma su cui la giurisprudenza a livello sindacale non si pronuncia». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico