Il parroco dona ai terremotati i fondi per la festa patronale: cittadini furiosi

Il parroco dona ai terremotati i fondi per la festa patronale: cittadini furiosi
BARI - «Rivogliamo le nostre tradizioni. Rivogliamo la nostra festa». Questo è ciò che recita uno...

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BARI - «Rivogliamo le nostre tradizioni. Rivogliamo la nostra festa».


Questo è ciò che recita uno striscione esposto da alcuni cittadini di Carbonara, quartiere periferico di Bari, dove in molti stanno attaccando duramente il parroco don Mimmo Chiarantoni, 'reo' di aver deciso di organizzare la festa patronale di San Michele, in programma a fine ottobre, in un tono decisamente minore.



Don Mimmo, infatti, ha deciso di risparmiare sulle spese per la festa patronale, limitandosi esclusivamente a messe e processioni, senza sprechi su luci, musica e altri eventi. Con uno scopo ben preciso: destinare gran parte dei fondi previsti per la festa alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto. La decisione solidale, però, non è andata giù a molti commercianti del quartiere, che si fanno portavoce del malcontento dei cittadini: «La festa patronale non appartiene alla Chiesa, ma fa parte della tradizione, che è del popolo. Non possiamo permettere che anche per San Michele il quartiere continui ad essere grigio e privo di vita, come sempre».

Don Mimmo era finito nell'occhio del ciclone anche lo scorso anno, per lo stesso identico motivo: in quell'occasione, però, il parroco aveva deciso di organizzare una festa 'low-cost' devolvendo i fondi per l'emergenza migranti, provocando anche momenti di tensione con i cittadini furiosi che avevano costretto i carabinieri a presentarsi sul sagrato per evitare che la discussione verbale generasse in violenza fisica. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico