ASTI - Facevano la spesa gratis portandosi a casa gli alimenti destinati ai poveri. La Polizia di Asti ha denunciato in stato di libertà sei persone, cinque per furto e una per...
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È stato il presidente del Comitato Provinciale della Cri a denunciare tutto ai poliziotti un anno fa. All’interno dei locali avevano notato gli ammanchi ciclici di cibo, indumenti ma anche di carburante. Furti continui e mirati. I primi accertamenti effettuati nel deposito hanno fatto emergere subito un buco notevole tra le provviste e i beni registrati, pronti per la distribuzione. In poco tempo erano spariti quintali di pasta, olio, formaggi ma anche pentole, giocattoli e vestiti. Le derrate erano state acquistate grazie a fondi europei. Volumi importanti visto il disagio alimentare ed economico delle 350 famiglie a cui ogni giorno deve rispondere la Cri.
Le microtelecamere installate dagli investigatori hanno spiato i furti: dalle immagini si può vedere come gli indagati facessero tranquillamente spesa scegliendo e provando la taglia dei vestiti destinati ai più bisognosi. Ma non scomparivano solo pantaloni, biscotti e pasta. Anche dalla carta di credito, che serviva esclusivamente per il rifornimento delle ambulanze, risultavano diverse strisciate sospette e indebite, corrispondenti a pieni di gasolio per un totale di 6500 euro.
Le cinque persone responsabili dei furti, di cui tre donne delle pulizie e due volontari, sono state identificate grazie alla collaborazione del presidente del Comitato Provinciale di Asti. La sesta persona è un “militare” in forza alla delegazione di Asti, è stato denunciato per ricettazione della carta di credito e per il suo indebito utilizzo. In tutto la Procura ha contestato19 episodi, dai numerosi provvedimenti di perquisizione, eseguiti nelle abitazioni degli indagati, sono spuntati gli indumenti e la merce illegalmente sotratta alla Croce Rossa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico