ROMA - Un appartamento e un secondo immobile, valutati complessivamente 400mila euro, sono stati sequestrati al calciatore Alberto Aquilani nell'ambito dell'inchiesta che...
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Dagli accertamenti dei militari con cui è stata passata al setaccio la dichiarazione dei redditi del calciatore, all'epoca dei fatti in forza al Liverpool, mancherebbe 1 milione di euro che, secondo la Procura di Roma, Aquilani avrebbe dovuto versare all'erario. All'epoca dei fatti, il centrocampista 25enne, nel pieno della carriera calcistica, aveva tentato l'esperienza nella ricca Premier League. A tesserarlo, per la stagione 2009-2010, era stato il Liverpool. Un sogno ad occhi aperti che, tra le altre cose, gli era valso uno stipendio da top player.
Lo stesso compenso milionario, di quella che si può definire una stagione nera al termine della quale le strade del centrocampista e quelle dei Reds si separeranno, per il quale è oggi finito nel mirino dei finanzieri. Al termine del campionato inglese il principino, soprannome affidatogli dai tifosi giallorossi per le sue indiscutibili qualità tecniche, si trasferiva alla Juventus. Un anno dopo passava al Milan e, dopo ulteriori 12 mesi, alla Fiorentina, club in cui disputerà tre positive stagioni.
Nel 2015, terminata l'esperienza nella viola, si trasferiva nello Sporting Lisbona, club in cui milita tutt'ora. Aquilani, tuttavia, non è la sola celebrità ad aver avuto guai con il fisco. Tra i casi più eclatanti quello che nel 2008 vedeva protagonista era Valentino Rossi che, per risolvere la questione, aveva trovato l'accordo con il fisco versando 35 milioni di euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico