Una mamma e la sua bimba ancora nel pancione, due vite a rischio per un'emorragia cerebrale che colpisce la donna all'improvviso, due vite salvate grazie a «un...
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L'Ausl lo annuncia oggi, raccontando «una storia commovente e a lieto fine», un piccolo miracolo, che ha visto protagoniste una giovane ravennate all'ottavo mese di gravidanza e la sua piccola. Venuta alla luce non in una sala parto, bensì su un lettino operatorio del Reparto di Neurochirurgia, con un cesareo d'urgenza fatto pochi istanti prima di operare la madre fulminata da un aneurisma. «La paziente, incinta, era incosciente e in imminente pericolo di vita a causa di un'emorragia cerebrale causata da un aneurisma - spiega Luigino Tosatto, direttore dell'Unità operativa di Neurochirurgia del Bufalini - La situazione era grave. Occorreva operare d'urgenza per salvarle la vita, ma dovevamo anche cercare di fare il possibile per salvare la vita anche alla piccola che portava in grembo.
Non c'era tempo da perdere». Il destino di due vite, una non ancora cominciata, si giocava sul filo dei secondi e «così abbiamo deciso di far nascere la piccola nella sala operatoria di Neurochirurgia con un taglio cesareo d'urgenza. Un parto eccezionale - assicura il primario - avvenuto all'ottavo mese di gravidanza grazie all'intervento simultaneo e tempestivo dei neurochirurghi, dell'équipe di Ostetricia e Ginecologia, degli anestesisti e dei neuroradiologi».
Nata la figlia, sana, i medici hanno potuto concentrarsi sulla madre.
Corriere Adriatico