OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Infuria il conflitto tra Israele e Hamas, che continua a mietere vittime. Tuttavia, all'interno del mondo israeliano restano irrisolti i problemi interni: lo dimostra la storia di Alina, vittima dei terroristi. Alla ragazza, come riporta il Corriere della Sera che cita i media israeliani, è stata negata la sepoltura in terra consacrata perché, al momento della sua morte, non aveva ancora completato il percorso di conversione alla religione ebraica.
La polemiche
I rabbini hanno deciso: la salma 23enne Alina Falahati non potrà riposare in un cimitero ebraico consacrato.
Il suo caso non è l'unico: altre vittime, perlopiù di origine russa, non sono state inumate secondo le procedure della Halakha, la legge ebraica. La questione tiene banco da molto tempo: negli anni '90, infatti, il rabbinato si era rifiutato di riconoscere i soldati immigrati dalla Russia e morti in Libano. Negli ultimi anni, a causa del nuovo conflitto, questa problematica sta generando molte tensioni.
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico