Un motore in avaria, problemi agli impianti elettrici oppure l'effetto di un fulmine che ha colpito il velivolo poco dopo il decollo: sono fra le ipotesi dello spaventoso...
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Un passaggero avrebbe visto un motore in fiamme, mentre altri fonti parlano di un fulmine (sulla zona, a quoata 2mila metri c'erano fitti cumulonembi). A ogni modo un video diffuso da un viaggiatore mostra chiaramente che sul jet non c'erano fiamme al momento dell'atterraggio: la manovra non è riuscita, forse a causa dall'eccessiva velocità, e il velivolo è "rimbalzato" sulla pista. Il secondo impatto, un centinaio di metri dopo, è stato disastroso: l'aereo ha strisciato con la coda, forse per la rottura del carrello, mentre il pilota cercava disperatamente di "tenere su" il muso. E' stato a quel punto che il Sukhoi si è incendiato con conseguenze devastanti: i serbatoi, del resto, erano ancora pieni di carburante. Le fiamme dalla coda si sono propagate in un lampo al parte centrale della carlinga, alle ali (in cui vi sono i serbatoi) e ai motori. In quella situazione è stato possibile usare solo i due portelloni sulla prua per evacuare l'aereo grazie agli scivoli d'amergenza. Un miracolo che non tutti i passaggeri siano deceduti: molti di loro devono la vita all'eroismo di hostess e steward.
Ora si attende l'esame delle due scatole nere che in mattinata sono state recuperare fra i rottami anneriti del jet.
Sukhoi Superjet 100-95B
L'Aeroflot parla di non meglio precisate «ragioni tecniche», ma afferma che le fiamme siano divampate dopo il brusco atterraggio e non quando l'aereo era in volo, come riportato precedentemente dai media russi e internazionali.
Corriere Adriatico