GENOVA - Adele De Vincenzi, la ragazza di 16 anni morta per abuso di ecstasy per strada a Genova, si è sentita male nell'indifferenza non solo dei suoi amici, ma...
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Le immagini sono state riprese dalle telecamere della zona e mostrano come per dieci minuti nessuno è intervenuto. «Stiamo valutando di aprire un fascicolo per omissione di soccorso a carico di ignoti - spiega il procuratore capo Francesco Cozzi - per identificare le persone. Magari se qualcuno fosse intervenuto la giovane sarebbe ancora viva». L'unico che ha chiamato il 118 è stato un netturbino che ha visto la scena e ha capito subito che qualcosa non andava. «Venite c'è una ragazza che sta male e i suoi amici non vogliono chiamare i soccorsi». I tre infatti, appaiono confusi ma per nulla preoccupati perché convinti che si sarebbe ripresa.
Dalle indagini emerge inoltre che Adele avrebbe ingerito da sola un grammo di Mdma che corrisponde a circa cinque, sei pasticche di ecstasy. Non solo. L'amica sentita questa mattina in incidente probatorio ha alleggerito la posizione di Gabriele Rigotti, mentre ha dato più responsabilità al fidanzato di Adele, Sergio Bernardin. I due erano stati arrestati sabato mattina ma oggi il gip ha concesso loro gli arresti domiciliari. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico