L'Inps: «Per i neo papà 15 giorni di congedo obbligatorio e multe per chi non lo fa»

Tito Boeri
ROMA - Il presidente dell'Inps Tito Boeri si dice «molto d'accordo nel rendere il congedo di paternità obbligatorio» durante il primo mese di...

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ROMA - Il presidente dell'Inps Tito Boeri si dice «molto d'accordo nel rendere il congedo di paternità obbligatorio» durante il primo mese di vita del bambino. Quella di obbligare i neo papà a prendere 15 giorni di congedo è una delle proposte emerse durante il forum 'Elle active" all'Unicredit Pavillon di Milano, oltre a quella di eliminare l'obbligatorietà della partita Iva per fatturati inferiori ai 30mila euro.


Boeri sottolinea che «abbiamo già un presenza femminile sul mercato del lavoro molto bassa. C'è il 65% di occupazione femminile e quando una donna diventa mamma questo dato si abbassa al 50%». Per questo motivo la proposta serve «perché bisogna ridurre le asimmetrie».

Oggi quel dislivello tra uomo e donna nel lavoro «deriva dal fatto che i datori di lavoro percepiscono le donne come un costo superiore rispetto agli uomini. Poi è anche un fatto culturale per cui è diffusa l'idea che una mamma che lavora è una cattiva madre»,per cui «si è creato un circolo vizioso, un equilibrio sbagliato e bisogna rompere questo circolo vizioso facendo delle scelte obbligatorie, inserendo magari anche la sanzione».

«Credo - afferma il presidente dell'Inps - che bisognerebbe lavorare sugli incentivi, ma in Italia gli incentivi non bastano. Servono choc che siano capaci di rompere un equilibrio consolidato. Poi si spera che diventino un meccanismo». Ma non è tutto: «Studi fatti nei paesi in cui è stato introdotto il congedo di paternità obbligatoria dimostrano che la presenza del padre aiuta lo sviluppo cognitivo figli e ne migliora il rapporto. Quindi, quando si parla di queste proposte non si deve solo pensare al lavoro delle donne ma anche - chiosa - al benessere dei figli». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico