ASCOLI - Uno scalino, un dislivello di 20 centimetri formatosi in mezzo alla terra he si estende per diversi chilometri: questa sarebbe la faglia individuata dopo l'ultimo...
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Il punto esatto dove la terra si è aperta quel 24 agosto, portando morte e devastazione nel Centro Italia è stato identificato dagli esperti dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia. La faglia si trova nelle Marche, sulla cima del Redentore, sul versante occidentale del massiccio del Monte Vettore, a oltre 2.000 metri d'altezza. Quello che emerge è una spaccatura del terreno chiaramente visibile a occhio nudo che si trova vicino ad Arquata del Tronto, uno dei centri più colpiti dal sisma.
L'origine della faglia è ben nota, ma in questi mesi verranno condotti studi e analisi più approfondite per capirne diramazioni e fagliazioni di superficie.
Sul web ha colpito l'immagine del Monte Vettore che domina su Norcia dove si vede chiaramente una crepa che mostra l'andamento della faglia.
Non solo la faglia spaventa dopo il sisma di magnitudo 6.5, ma nella stessa catena montuosa in cui è stata individuata la frattura da cui si sarebbe sprigionata l'energia del terremoto, è apparsa una frattura. Sopra il comune di Castel Sant'Angelo la montagna si è letteralmente aperta a metà.
Corriere Adriatico