Individuata la faglia sul monte Vettore Immagini choc, montagna spaccata

ASCOLI - Uno scalino, un dislivello di 20 centimetri formatosi in mezzo alla terra he si estende per diversi chilometri: questa sarebbe la faglia individuata dopo l'ultimo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ASCOLI - Uno scalino, un dislivello di 20 centimetri formatosi in mezzo alla terra he si estende per diversi chilometri: questa sarebbe la faglia individuata dopo l'ultimo sisma di questa mattina delle 7.41


Il punto esatto dove la terra si è aperta quel 24 agosto, portando morte e devastazione nel Centro Italia è stato identificato dagli esperti dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia.  La faglia si trova nelle Marche, sulla cima del Redentore, sul versante occidentale del massiccio del Monte Vettore, a oltre 2.000 metri d'altezza. Quello che emerge è una spaccatura del terreno chiaramente visibile a occhio nudo che si trova vicino ad Arquata del Tronto, uno dei centri più colpiti dal sisma.
 
L'origine della faglia è ben nota, ma in questi mesi verranno condotti studi e analisi più approfondite per capirne  diramazioni e fagliazioni di superficie.

Sul web ha colpito l'immagine del Monte Vettore che domina su Norcia dove si vede chiaramente una crepa che mostra l'andamento della faglia.
 


Non solo la faglia spaventa dopo il sisma di magnitudo 6.5, ma nella stessa catena montuosa in cui è stata individuata la frattura da cui si sarebbe sprigionata l'energia del terremoto, è apparsa una frattura. Sopra il comune di Castel Sant'Angelo la montagna si è letteralmente aperta a metà.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico