Sanità nella bufera. Spazzafumo: «Al Mazzoni nuovi reparti e fondi, a San Benedetto solo le briciole». La replica del sindaco

A sinistra l'ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, a destra il Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto
SAN BENEDETTO - «È necessario che Piunti batta i pugni sul tavolo affinché venga messo nero su bianco che il nuovo ospedale di San Benedetto sarà un...

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SAN BENEDETTO - «È necessario che Piunti batta i pugni sul tavolo affinché venga messo nero su bianco che il nuovo ospedale di San Benedetto sarà un ospedale di primo livello, perché la nostra gente non merita solo un ospedale nuovo». L’attacco arriva dalla lista Libera che vede come candidato sindaco Antonio Spazzafumo, il quale interviene a gamba tesa sulla situazione sanitaria rimproverando al primo cittadino il fatto di non battersi per il primo livello e di assistere inerme a un reparto di Malattie infettive che andrebbe ad appannaggio di Ascoli.

 

Le richieste
«Chiediamo, così come ci spetta per legge- afferma la lista Libera - la costruzione di un nuovo ospedale di primo livello da realizzarsi sul territorio cittadino in un’area già identificata. Il Madonna del Soccorso con tutti i suoi operatori si è messo a disposizione nei giorni più duri e spaventosi della pandemia diventando nei fatti l’unico ospedale Covid del nostro territorio, sacrificando per lungo tempo struttura e professionalità in nome di una generosità e spirito di solidarietà che San Benedetto aveva già dimostrato nel pieno della tragedia sismica. Per questo oggi è inaccettabile che la politica regionale non dica una parola di chiarezza ed ancor di più che il sindaco Piunti non la pretenda».

Ma non è solo un fatto di ospedale di primo livello, Spazzafumo rimprovera anche il silenzio che starebbe accompagnando la notizia di una ripresa del reparto di Malattie infettive al Mazzoni. «Appare un ulteriore ingeneroso schiaffo alla nostra città – prosegue Spazzafumo - la notizia data dal sindaco di Ascoli Fioravanti che al Mazzoni è pronto a ripartire il reparto di Malattie infettive. La nostra città ha meritato quel reparto sul campo. Ha messo a rischio la vita del proprio personale per affrontare questa spaventosa pandemia quando tutti gli altri si voltavano dall’altra parte ed ora umiliare questo bagaglio di competenze ed esperienze per accontentare la politica ascolana è inaccettabile. Piunti faccia il sindaco dei sambenedettesi e dica ad alta voce, urli se necessario, le nostre ragioni. Invece di fare il candidato di Ascoli che per garantirsi l’appoggio di Fratelli d’Italia, non a caso arrivato buon ultimo sulla sua ricandidatura, è disposto a vendersi l’anima del nostro ospedale e della nostra città prestandosi alle operazioni opache di Castelli vero king maker di un partito tutto a trazione ascolana camuffato dalla presenza al vertice di un prestanome e già addetto stampa in Regione dello stesso Castelli». 


La replica


Ma Piunti non ci sta e puntualizza in un vero braccio di ferro: «Io parlo con gli atti e c’è una delibera, nero su bianco, dove viene specificato che il nuovo ospedale dovrà essere di primo livello. Delibera firmata e votata da molti esponenti che oggi sono candidati con Spazzafumo, il quale ne dovrebbe essere a conoscenza. Sul fatto del reparto di Malattie infettive ad Ascoli è ancora tutto da vedere. Se non si conoscono gli argomenti, meglio una parola di meno che una di troppo, piuttosto eviti di strumentalizzare un tema come quello della sanità». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico