San Benedetto, è di Vincenzo Napoli il cadavere ripescato nel porto

San Benedetto, è di Vincenzo Napoli il cadavere ripescato nel porto
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SAN BENEDETTO – E’ stato intorno alle 18 di ieri che ogni speranza di ritrovare vivo Vincenzo Napoli è crollata. È accaduto quando il padre del quarantenne, del quale non si avevano notizie dallo scorso 25 febbraio, ha riconosciuto le chiavi di casa del figlio tra gli oggetti che erano addosso ad un cadavere avvistato, qualche ora prima, al porto di San Benedetto.

Un corpo venuto alla luce intorno alle 13, nello specchio d’acqua che si trova sotto la passerella di accesso al Circolo nautico Sambenedettese.  Il corpo è stato recuperato da un gommone e portato in una zona protetta che si trova a pochi metri di distanza dal luogo del ritrovamento. Lì, poco dopo, sono arrivati anche i carabinieri che si stanno occupando delle ricerche del quarantenne. Il corpo era irriconoscibile, saponificato e devastato dalla prolungata permanenza in acqua. Ma a far dedurre che si potesse trattare di Vincenzo Napoli, fin da subito, è stato l’abbigliamento. In particolare il fatto che, sotto i pantaloni indossasse il pigiama. Alcuni familiari del 40enne scomparso sono subito arrivati in banchina e, intorno alle 14, sono arrivati anche i genitori dell’uomo, la mamma Viviana e il padre Giovanni. l cadavere non è stato mostrato ai genitori di Vincenzo ma al padre sono stati fatti esaminare alcuni elementi come le scarpe e una parte dei pantaloni da dove sono spuntate fuori le chiavi di casa di Vincenzo. Tanto è bastato a far crollare ogni speranza. Per l’identificazione ufficiale sarà ora necessario attendere la prova del dna ma anche l’autopsia che avrà anche il compito di fornire indicazioni precise sulle cause della morte. Al momento non si esclude alcuna ipotesi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico