Il villaggio della piccola pesca ostruisce la visione del mare: la critica però diventa un boomerang

Il villaggio della Piccola Pesca
SAN BENEDETTO - Italia Viva va all’attacco del progetto dei casotti per la Piccola Pesca che sono in corso di realizzazione nell’area a Sud del porto di San Benedetto....

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SAN BENEDETTO - Italia Viva va all’attacco del progetto dei casotti per la Piccola Pesca che sono in corso di realizzazione nell’area a Sud del porto di San Benedetto. Ma il progetto risale ai tempi dell’assessorato di Fabio Urbinati che del gruppo è leader. L’oggetto del contendere, questa volta, sono i manufatti in corso di realizzazione nell’area a sud del porto di San Benedetto che secondo Italia Viva sono «un vero e proprio pugno in faccia al decoro e alla bellezza della nostra città». 

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Il partito renziano interviene insomma in merito alla realizzazione dei dieci box destinati a quei pescatori che svolgono l’attività sottocosta, ormeggiano le loro imbarcazioni all’interno della darsena turistica e utilizzano i box prefabbricati sul fronte est dei cantieri navali per il rimessaggio delle attrezzature.

«La buona amministrazione impone percorsi partecipati tra portatori di interessi, cittadini e realtà associative - afferma il coordinamento locale del partito renziano -. Qui siamo di fronte ad una arroganza amministrativa per di più condita da un cattivo gusto che sottrae spazi vitali alla nostra città. Quest’ultimo episodio dimostra quanto spesso sia dannoso mettere a disposizione risorse economiche ad amministrazioni in capaci di progettare e addirittura semplicemente di pensare. Uno dei temi cruciali per lo sviluppo di San Benedetto, è da anni quello del collegamento città porto. Un aspetto delicatissimo ma che darebbe un nuovo impulso a tutte le attività portuali e aprirebbe nuovi scenari per lo sviluppo turistico. Con questo incredibile e spregiudicato progetto, si toglie alla città uno scorcio suggestivo che emoziona anche quelli come noi che hanno modo di goderselo ogni giorno. Quel progetto era già finanziato dalla precedente amministrazione, la quale si pose seriamente la questione progettuale per realizzare non un semplice ammasso di legno ma un vero e proprio ingresso portuale a sud della città. La nostra storia non va oscurata, chiediamo a tutti i cittadini e a tutte le associazioni una presa di posizione verso questo ennesimo ferita alla nostra città».

Critiche che il Comune rispedisce al mittente ricordando, con la voce del consigliere comunale delegato alle attività portuali Mario Ballatore, che il progetto appartenga alla precedente amministrazione comunale e porti la data dell’anno 2014, ai tempi in cui Fabio Urbinati, oggi leader locale proprio di Italia Viva, era assessore alla pesca della giunta capitanata da Giovanni Gaspari: «Ci vuole davvero tanto coraggio a mettere in piedi una polemica del genere - afferma -. Si tratta di un progetto varato dalla precedente amministrazione comunale - spiega Ballatore - che ora stiamo portando a termine. Le carte parlano chiaro e l’opera, per questioni di spazio, poteva essere effettuata soltanto in questo modo. Non capisco per quale motivo ora si stia gridando allo scandalo». 
La location


La nuova location del villaggio, con la realizzazione dei casotti, servirà a consentire il passaggio dei travel lift per il trasporto delle barche fino allo scalo di alaggio, cosa che prima prevedeva l’invasione di viale Marinai d’Italia, strada aperta al traffico. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico