Vigilanza privata in spiaggia per combattere l’abusivismo: proposta choc del comandante della polizia municipale

I vigili urbani in azione sulla spiaggia
SAN BENEDETTO - Vigilanza privata in spiaggia per contrastare il fenomeno dell’abusivismo. Argomento che sta dividendo non poco la maggioranza e di cui si tornerà a...

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SAN BENEDETTO - Vigilanza privata in spiaggia per contrastare il fenomeno dell’abusivismo. Argomento che sta dividendo non poco la maggioranza e di cui si tornerà a discutere domani sera. Intanto questo pomeriggio alle 15.30 il sindaco Spazzafumo incontrerà i titolari dei locali della Riviera per discutere dell’ordinanza anti movida molesta entrata in vigore sabato scorso ma che ancora molti operatori sembrano ignorare. 

 

Le motivazioni

L’idea della vigilanza chiamata a presidiare le spiagge è stata lanciata nell’ultimo incontro avuto dalla coalizione di Spazzafumo, richiesta arrivata dal comandante della polizia municipale Pietro D’Angeli a fronte del ritorno sugli arenili sambenedettesi dei vu’ cumprà con tanto di strutture mobili. Situazione che ogni anno fa insorgere i commercianti con sede fissa chiamati a sostenere spese per gli affitti e le tasse a differenza degli abusivi. Da qui la proposta lanciata in maggioranza di impiegare una vigilanza privata, pagata dal Comune per controllare la spiaggia durante il giorno e allontanare situazioni di abusivismo. Nel mirino non solo i venditori ambulanti che, con la merce in mano, girano tra gli ombrelloni, ma anche vere e proprie bancarelle mobili e carretti che per ore stazionano sulla battigia. Ruolo della vigilanza sarebbe quello di presidiare la zona e fare da collegamento con le forze dell’ordine a partire dalla polizia municipale.

I precedenti

Un’idea che era stata lanciata anche negli anni scorsi dall’amministrazione Piunti, a cui venne dedicata anche una commissione sicurezza presieduta da Carmine Chiodi, ma poi venne abbandonata per gli alti costi che avrebbe comportato. Ma sempre nella riunione di maggioranza di martedì scorso è stata sollecitata una vigilanza da impiegare anche di notte per contrastare la movida molesta, visto che nonostante l’ordinanza, continuano ad arrivare segnalazioni in Comune, tra video e foto, di locali che non rispettano gli orari di chiusura sfidando così le regole emesse dall’amministrazione comunale.

 

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Corriere Adriatico