San Benedetto, vendita dell'ex scuola. Chiesto l'intervento della Procura

Il consiglio comunale di San Benedetto
SAN BENEDETTO - La vicenda vendita dell’immobile dell’ex scuola Curzi all’azienda del cugino del vice sindaco approda sui tavoli della Procura della Repubblica...

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SAN BENEDETTO - La vicenda vendita dell’immobile dell’ex scuola Curzi all’azienda del cugino del vice sindaco approda sui tavoli della Procura della Repubblica di Ascoli. Il consigliere Flavia Mandrelli, autrice dell’interrogazione che ha fatto emergere il vincolo di parentela tra il vice sindaco Andrea Assenti e uno dei soci dell’impresa che ha acquistato la Curzi, è pronta a rivolgersi alla magistratura. 

«Siamo di fronte a un fatto gravissimo – ha affermato Mandrelli – la procedura andava bloccata subito. Questo è un reato e in quanto tale non può passare inosservato. La nostra segnalazione sarà rivolta alla Procura e alla Corte dei conti». E il rapporto di parentela tra Assenti e suo cugino Mirco rappresentante dell’impresa Cube srl è stato il leit motiv di tutto il consiglio comunale di martedì scorso. Non c’è stato intervento o arringa che non abbia fatto riferimento o battute su questa vicenda. «C’è chi in otto mesi, anche se incontra il cugino ogni giorno, non sa che ha siglato un acquisto con il Comune e chi come vede un dipendente in tribunale va a controllare se era assente sul lavoro- ha affermato il capogruppo Giorgio De Vecchis discutendo la mozione sul caso De Berardinis - Ci sono azioni gravissime non perseguite, altre perseguitate sapendo bene che si perderà. La tensione tra i dipendenti si taglia con il coltello. Secondo me dovrebbe pagare il sindaco un eventuale risarcimento, visto che nonostante le diffide è andato avanti».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico