Vacanza in fumo, in Riviera la casa in affitto non esiste. Gli imbroglioni aggirano le foto di Google Maps

Ancora una truffa delle case in affitto fantasma
SAN BENEDETTO - Ha addirittura fatto un verifica su Google Maps, si è fatto mandare le foto, ha verificato l’indirizzo. Ma è rimasto ugualmente...

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SAN BENEDETTO - Ha addirittura fatto un verifica su Google Maps, si è fatto mandare le foto, ha verificato l’indirizzo. Ma è rimasto ugualmente truffato. 



È la disavventura vissuta da un libero professionista bolognese che, in questi giorni, ha presentato denuncia ai carabinieri dopo essersi reso conto che la villa che aveva affittato per trascorrere una settimana a San Benedetto non era disponibile. Il motivo?

 

Nessuno l’aveva mai davvero affittata. Ma per raccontare questa vicenda occorre fare un passo indietro di almeno un paio di mesi. Siamo tra maggio e giugno quando l’uomo e un suo amico hanno deciso di portare le rispettive famiglie in un posto in cui non erano mai stati: la Riviera delle Palme. «A maggio - afferma - abbiamo cercato una casa in affitto per una settimana su un noto sito che fa incontrare domanda e offerta e abbiamo trovato questa villa. Per una settimana chiedevano 1.200 euro». Non era la prima volta che effettuavano prenotazioni così hanno fatto tutte le verifiche del caso, dalla visualizzazione su Google Maps attraverso lo street view alle vedute aeree. 

«Un solo particolare ci è balzato agli occhi - continua - la piscina che era in foto non era la stessa che si vedeva dal satellite. Ma quando abbiamo chiesto spiegazioni ci hanno risposto, senza titubare un attimo, che l’anno scorso avevano rifatto la nuova piscina». Così hanno versato una caparra di circa 450 euro per il periodo di Ferragosto. Sono così passate settimane e si è arrivati al momento della preparazione dei bagagli. Ma quando l’uomo ha tentato di contattare nuovamente i sedicenti padroni di casa non ha avuto risposta. «Ho chiamato i vigili urbani, ho spiegato loro la situazione e con una grande disponibilità hanno mandato una pattuglia. È venuto fuori che i legittimi titolari della villa non sapevano assolutamente nulla». 
Emidio Lattanzi
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Corriere Adriatico