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SAN BENEDETTO - Un trentasettenne è precipitato in un pozzo profondo sette metri, e dopo essere stato recuperato dai vigili del fuoco è stato trasportato all’ospedale di Torrette di Ancona con l’eliambulanza.
Le circostanze
È successo nella mattinata di lunedì in contrada Monte Aquilino a San Benedetto del Tronto, lungo la strada che porta alla sede PicenAmbiente, a pochi metri dall’incrocio con la statale 16.
Rimasto cosciente per due ore
L’uomo è infatti rimasto sempre cosciente durante le circa due ore di lavoro dei pompieri di San Benedetto, a cui si sono aggiunti i colleghi di Ascoli Piceno con un autoscala e una 4x4, in totale tre mezzi per otto uomini. Il trentasettenne è stato estratto con le tecniche di derivazione speleo alpinistica fluviale (S.a.f.) che consentono di aumentare il livello di sicurezza dei soccorritori e migliorare il servizio offerto alla popolazione in particolare per quelle situazioni in cui, a causa dello specifico scenario incidentale, non sono utilizzabili i normali mezzi in dotazione.
L'operaio è fuori pericolo di vita
I vigili del fuoco sono così riusciti ad imbracare l’uomo e a tirarlo fuori dal pozzo e in seguito il personale medico della potes di San Benedetto ha provveduto a stabilizzarlo e a trasportarlo al piazzale dello stadio Riviera delle Palme dove lo attendeva l’eliambulanza. Sono intervenuti anche i carabinieri e la polizia locale per capire i motivi per cui l’uomo è caduto nel pozzo: tra le ipotesi una distrazione. Un intervento riuscito e con il lieto fine per i vigili del fuoco proprio nel giorno della loro Patrona, Santa Barbara. Il personale si è riunito nella propria caserma per la consueta messa e i festeggiamenti, con grande entusiasmo dopo aver svolto un’operazione delicata e ben riuscita. Il trentasettenne non è fortunatamente in pericolo di vita e se la dovrebbe cavare con qualche frattura.
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