Ballarin, l'archistar Canali triplica la parcella, il restyling sempre più complicato: ecco quali sono gli ostacoli

L'ex stadio Balarin
SAN BENEDETTO Da 139mila a 600mila euro. Doccia fredda nella vicenda Ballarin dove la parcella per l’archistar ha subito un’impennata ed è lievitata come una...

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SAN BENEDETTO Da 139mila a 600mila euro. Doccia fredda nella vicenda Ballarin dove la parcella per l’archistar ha subito un’impennata ed è lievitata come una torta nel forno. Questione affrontata martedì nella riunione di maggioranza dove si è discusso anche della norma che fissa a un massimo di 4 metri la distanza tra i locali e i dehors. 



 
L’architetto di fama mondiale Guido Canali, che l’amministrazione ha intenzione di incaricare per il restyling del Ballarin, non avrebbe chiesto i 139mila euro come annunciato inizialmente ma ben 600mila più Iva andando a coinvolgere tutto il suo staff. Un importato quintuplicato e che nessuno si aspettava tanto che la questione è andata al vaglio della maggioranza. Cifra che tra l’altro verrebbe coperta in parte dai 450mila euro messi a disposizione della Fondazione Carisap, ma nemmeno basterebbe quindi si dovrebbe attingere dai 2,4milioni di euro intercettati dal bando per la rigenerazione urbana. Proprio la prossima settimana, venerdì 27 maggio, la Fondazione dovrebbe riunirsi e deliberare per l’incarico all’archistar Canali, ma l’aumento della parcella potrebbe far ripensare l’ente ascolano. Sempre nella riunione di martedì si è parlato anche della missiva che la Fondazione aveva inviato al Comune chiedendo un progetto di massima, al riguardo verranno indicati i paletti che erano stati inseriti nel progetto che aveva partecipato al bando per la rigenerazione urbana. Quali sono questi criteri? Viabilità spostata tutta su via Morosini, abbattimento della curva sud, mantenimento a sud di due sezioni una per installare il cancello come quello degli anni Cinquanta e una zona da destinare alla memoria del Ballarin, oltre a un settore per i servizi e quindi un bar e una zona ristoro, oltre ovviamente al mantenimento del muro a ovest risalente all’epoca fascista. 


L’incarico


Insomma un incarico lievitato che sta creando preoccupazione e fibrillazioni tra i consiglieri di maggioranza, i quali temono che questo aspetto possa andare a rallentare ulteriormente l’iter che ha come scadenza massima il prossimo 31 luglio, data entro la quale dovrà essere pronto il progetto esecutivo. Ma della questione si discuterà domani alle 18.30 nel corso della commissione lavori pubblici alla presenza del comitato Salviamo la curva sud che verrà a illustrare il proprio elaborato. Al prossimo consiglio del 28 maggio andrà anche una modifica al regolamento per l’occupazione di suolo pubblico, al fine di fissare a 4 metri la distanza massima che può essere lasciata tra il locale, quindi bar o ristorante, e i tavolini con sedie. Quindi non ci si potrà allontanare più di questi 4 metri a differenza del periodo pandemico quando si poteva arrivare fino a 100metri di distanza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico