Uccide la madre e veglia il cadavere per ore. Poi chiama la polizia: «Venite a prendermi»

Uccide la madre e veglia il cadavere per ore. Poi chiama la polizia: «Venite a prendermi»
SAN BENEDETTO - È rimasta in casa per ore con il cadavere della madre a terra e con sangue dappertutto. Quello che è avvenuto ieri mattina in via della Pace, a San...

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SAN BENEDETTO - È rimasta in casa per ore con il cadavere della madre a terra e con sangue dappertutto. Quello che è avvenuto ieri mattina in via della Pace, a San Benedetto, è stato un omicidio brutale ed efferato. Un raptus di follia, a seguito probabilmente di una discussione, ha probabilmente mosso la mano di Daniela Multari, 48 anni, originaria di Napoli. Nel 2017 madre e figlia si erano trasferite nell’alloggio popolare in via della Pace, a metà strada tra il cimitero e il Lungalbula. La vittima, Maria Teresa Maurella, 80 anni, è stata ritrovata seminuda in un lago di sangue con ferite da taglio su più parti del corpo oltre ad ecchimosi e traumi. 

 
L’ora del delitto
Il delitto potrebbe essere avvenuto molte ore prima dell’arrivo della polizia sul posto: nella notte se non addirittura nel tardo pomeriggio di mercoledì. La telefonata per chiedere i soccorsi è stata fatta intorno alle 8,30 di ieri da una vicina di casa e quasi contemporaneamente dall’omicida che ha ammesso il delitto. Quando sono arrivati gli operatori sanitari del 118 e gli agenti del commissariato di polizia si sono trovati di fronte ad una scena agghiacciante. Sarà l’autopsia a stabilire quanti e quali oggetti Daniela Multari abbia usato per colpire la madre. Bisognerà anche capire per quale motivo sia rimasta, per tutte quelle ore, in casa con il cadavere. 


La macabra veglia
Una macabra veglia nel corso della quale la quarantottenne ha letteralmente distrutto l’appartamento procurandosi delle ferite per le quali è stata subito condotta in ospedale. Prima al pronto soccorso dove è stata medicata e poi nel reparto di psichiatria dove si trova piantonata dalla polizia e dove, nel primo pomeriggio di ieri, è stata dichiarata in arresto per omicidio volontario. 


La telefonata
È stata lei a chiamare i soccorsi rivolgendosi al 112. Dall’altra parte della cornetta dell’operatore frasi sconnesse che facevano intuire lo stato alterato della donna. Anche perché, poco prima, una vicina di casa aveva segnalato degli strani rumori provenire dall’abitazione dove si è consumato l’omicidio. Sulla scena del crimine sono intervenuti subito gli investigatori della polizia scientifica coordinati dal dirigente del commissariato Andrea Crucianelli. 


Le indagini


Sul posto anche il capo della squadra mobile di Ascoli Vincenzo Alfano e Francesco Brandimarti, medico legale dell’Area Vasta 5. Quindi, poco dopo, è arrivato il procuratore della Repubblica di Ascoli, Umberto Monti che ha effettuato il sopralluogo all’interno dell’abitazione. Nel pomeriggio, da Ancona, è arrivata una squadra speciale della Scientifica per cristallizzare ulteriormente tutti gli elementi utili a ricostruire l’efferato delitto e probabilmente già nella giornata di oggi sarà eseguita un’approfondita autopsia sul corpo dell’anziana che si trova all’interno dell’obitorio dell’ospedale di San Benedetto a disposizione della magistratura. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico