San Benedetto, usa le stampelle per non pagare il pranzo luculliano

L'interno del ristorante Bagni Andrea
SAN BENEDETTO - Una truffa ben confezionata che potrebbe accadere ancora sulla Riviera delle palme. La racconta lo stesso titolare dei Bagni Andrea, Sandro Assenti, peraltro...

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SAN BENEDETTO - Una truffa ben confezionata che potrebbe accadere ancora sulla Riviera delle palme. La racconta lo stesso titolare dei Bagni Andrea, Sandro Assenti, peraltro presidente della Confesercenti che così intende mettere sull'avviso anche i suoi colleghi. Era circa l’una di domenica mattina quando - lo chalet zeppo di clienti - all’ingresso si sono presentati due giovani. Uno dei due aveva impiegato almeno 10 minuti dal lungomare al tavolo  perché si muoveva a fatica usando le stampelle. Il compare, invece, un tipo aitante. La strana coppia si è seduta sotto il gazebo all’aperto, fronte mare, e ha ordinato di tutto di più: «Antipasti, primi fatti in casa, la grigliata di pesce» nota Assenti: insomma tutto quanto di più prelibato e gustoso può offrire l’Adriatico. «In particolare ho notato che erano anche piuttosto competenti in fatto di vini». Gentili ed educati, italiani e senza alcuna parteicolare inflessione dialettale: tipi “giusti”.«Dopo aver mangiato e ben bevuto - dice quindi Assenti - il fatto che il ragazzo in difficoltà si sia alzato e sia andato via  è sembrato a tutti molto normale». Il punto è che poco dopo si è alzato anche il “compare”. Si è diretto verso il bar dove sembrava volesse sorseggiare un caffè al termine del pranzo luculliano. E nella confusione della folla che già si riversa ai Bagni Andrea e in un po’ tutti gli chalet della Riviera visto l’anticipo d’estate, il giovane aitante è riuscito a farla franca, scappando senza aver saldato il conto. Entrambi si sono dileguti tra le biciclette della passeggiata e le tante auto parcheggiate sul lungomare.
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Corriere Adriatico