SAN BENEDETTO - “Per abbassare lo smog servono nuove limitazioni al traffico quotidiano. Se vogliamo realmente alzare la qualità della vita nella nostra...
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Ecco il grido d’allarme lanciato da Legambiente davanti agli ultimi dati sull’inquinamento atmosferico. Dal primo gennaio allo scorso 11 aprile, sono stati 12 i giorni in cui la centralina gestita dall’Arpam ha registrato nell’aria quantità di polveri sottili sopra i livelli di guardia. Se facciamo un confronto con lo stesso periodo dello scorso anno, scopriamo che la situazione è peggiorata. Nel 2015, infatti, gli sforamenti si fermarono a 9. E questi non sono solo semplici dati statistici. Infatti, è ormai scientificamente provato che la presenza di elevate concentrazioni di micropolveri nell’aria incide sfavorevolmente sulla qualità della vita. Una situazione che ha varie cause e concause, in primis l’eccessiva propensione ad utilizzare l’auto anche per minimi spostamenti.
Un’abitudine che accomuna i cittadini della Riviera a quelli dell’Italia intera. A San Benedetto, però, questo s’aggiunge alla cronica carenza di parcheggi (l’infinita caccia allo stallo libero provoca una maggior dispersione di gas di scarico nell’aria) alla presenza di autentici imbuti per la fluidità del traffico (come il semaforo lungo la Statale 16, davanti all’ospedale civile) e a un trasporto pubblico urbano giudicato da molti inadeguato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico