San Benedetto, nuovi interventi per salvare le palme dal punteruolo rosso

Il Comune torna in difesa delle palme della Riviera
SAN BENEDETTO - Nuovi focolai di punteruolo rosso. L’eccezionale ondata di calore registrata in Riviera durante le ultime settimane ha, purtroppo, reso particolarmente...

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SAN BENEDETTO - Nuovi focolai di punteruolo rosso. L’eccezionale ondata di calore registrata in Riviera durante le ultime settimane ha, purtroppo, reso particolarmente attivo e famelico il parassita che attacca le palme, portandole a morte se non preso in tempo. 

 
 
Diversi arbusti del patrimonio pubblico sono stati infettati e ora si deve correre ai ripari. La situazione viene descritta in un documento (datato 4 luglio) redatto dal “Servizio Aree Verdi” del Comune. L’atto, tra le altre cose, affida alla ditta esterna specializzata “Nico Green” la realizzazione di una serie di trattamenti antiparassitari, per contenere l’espandersi dell’insetto Rhynchophorus Ferrugineus, meglio noto come Punteruolo rosso. Un affidamento spalmato su tutto il 2022, dal valore complessivo di 32.940 euro. 

Effettivamente, tra forze interne e tecnici esterni, ogni anni il Comune di San Benedetto mette in campo uno sforzo immane per tutelare il patrimonio palmizio pubblico. «Annualmente - fanno sapere dall’ufficio Parchi e Giardini diretto da Lanfranco Cameli - vengono effettuati 3/5 cicli di trattamenti su circa 1.500 palme Phoenix Canariensis». Facendo un rapido calcolo: si può arrivare a ben 7.500 trattamenti ogni anno. Le cose da fare sono tante e gli operai municipali sono pochi. «Vista l’urgenza - sottolineano ancora dal “Servizio Aree Verdi” - si ritiene indispensabile coadiuvare con ditte esterne gli operatori che abbiamo nel nostro organico». Ecco, dunque, che entrano in scena gli esperti dell’impresa tortoretana “Nico Green di Bacchetta Niccolò”. Sono anni che questa ditta collabora col municipio e, finora, ha sempre eseguito le lavorazioni negli orari notturni (fascia oraria 22-5) evitando, tra l’altro, interferenze con il traffico veicolare e pedonale. All’atto pratico, dal Comune riconoscono i buoni risultati dei trattamenti fitosanitari messi in campo «confermati dall’esiguo numero di palme attaccate dal parassita registrato negli anni 2018 ,2019, 2020 e 2021 sulle aree affidate ai trattamenti della stessa ditta». 
 


Va sottolineato che, alla fine 2016, la Regione Marche ha inserito le palme del centro sambenedettese nell’elenco ufficiale delle alberature monumentali delle Marche. «Oltre che un riconoscimento del valore botanico, paesaggistico, storico e di immagine della formazione vegetale, l’inserimento della alberata nell’elenco Regionale è ulteriore tangibile testimonianza dell’enorme lavoro svolto negli ultimi dieci anni sul patrimonio cittadino di palmizi - hanno sottolineato più volte dal Comune, rimarcando il ruolo cruciale del “Servizio Aree Verdi” -. Senza tale impegno probabilmente oggi sarebbe rimasto ben poco delle palme del centro». Nelle Marche, i primi esemplari di questo maledetto insetto si sono visti nel 2007 e, da allora, è iniziato un vero e proprio braccio di ferro, per cercare di strappare alla morte quanti più alberi possibile.

 

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Corriere Adriatico