Tentato omicidio al night: 5 dei sei arrestati negano di aver voluto uccidere il commerciante di San Benedetto

L'operazione nel night club
MARTINSICURO - Cinque dei sei arrestati lunedì dai carabinieri e accusati di tentato omicidio per aver picchiato un commerciante di San Benedetto in un nigt club di...

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MARTINSICURO - Cinque dei sei arrestati lunedì dai carabinieri e accusati di tentato omicidio per aver picchiato un commerciante di San Benedetto in un nigt club di Martinsicuro sono stati sentiti dal gip del Tribunale di Teramo, Marco Procaccini, per l’interrogatorio di garanzia che si è svolto in video collegamento dal carcere di Marino del Tronto dove i 5 sono reclusi.

 

Ha risposto alle domande dei giudici per chiarire la propria posizione una delle due persone difese dall’avvocato Emiliano Carnevali mentre l’altro, cittadino polacco, non ha potuto rispondere alle domande del magistrato per l’assenza di un traduttore. Un terzo arrestato, difeso anch’egli dal penalista ascolano, aveva fornito la sua versione dei fatti nel corso dell’interrogatorio che si è tenuto giovedì nel carcere di Castrogno.

«I miei assistiti hanno tutti inteso rispondere alle domande del gip, eccezion fatta per lo straniero per mere ragioni linguistiche - ha spiegato Carnevali -. Hanno preso tutti posizione sull’inveritiera e fin troppo enfatizzata ipotesi accusatoria, ricostruendo la dinamica del breve fatto accaduto, peraltro ritratto dalle videocamere del locale e negando vi sia mai stata l’inspiegabile volontà di uccidere contestata dal Pm. La persona offesa è stata dimessa lo stesso giorno dell’aggressione con una prima prognosi di soli 25 giorni, senza nemmeno un giorno di ricovero».

Ha sostenuto l’estraneità anche una delle due persone assistite dall’avvocato sambenedettese Massimiliano Castagna. Oltre a rigettare le accuse ha chiarito che il suo intervento era mirato a sedare la rissa, come si evincerebbe anche dalle immagini. Si è avvalso della facoltà di non rispondere, invece, l’altro assistito dall’avvocato Castagna. Così come l’italiano, assistito dall’avvocato Renzo Interlenghi di Fermo, che ha scelto di rimanere in silenzio. I tre difensori, per tutti gli arrestati, hanno presentato istanza di scarcerazione o una misura cautelare alternativa al carcere. 
 

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Corriere Adriatico