Stretta, senza marciapiedi e pericolosa: l’Adriatica resta una minaccia costante

Stretta, senza marciapiedi e pericolosa: l’Adriatica resta una minaccia costante
SAN BENEDETTO  - Senza marciapiedi a Nord, stretta al centro, pericolosa a sud. Il tratto sambenedettese della Statale 16 vive le sue criticità ormai da lunghi anni e,...

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SAN BENEDETTO  - Senza marciapiedi a Nord, stretta al centro, pericolosa a sud. Il tratto sambenedettese della Statale 16 vive le sue criticità ormai da lunghi anni e, con il passare del tempo e l’aumento dei veicoli in circolazione, i problemi si fanno sempre più seri e radicati. 

 
Partiamo da Sud, in particolar modo dall’area di Ragnola dove c’è uno dei punti più pericolosi del tratto. All’altezza dell’intersezione tra la Statale e via Mattei c’è infatti uno dei punti in cui si verifica il maggior numero di investimenti. In un caso verificatosi pochi anni fa, l’esito era stato mortale mentre è recente l’incidente occorso ad un giovanissima ragazza investita mentre stava rientrando a casa. Qualche centinaio di metri più a Nord c’è un altro incrocio estremamente pericoloso tanto che, a breve qualcosa in quel punto dovrebbe cambiare. È la zona in cui la Statale si interseca con via S. Pio X a Est e con via dei Lauri e Ovest.

È di pochi mesi fa l’investimento di una donna portata in elicottero a Torrette in gravissime condizioni. In quel punto sarà installato un impianto semaforico che dovrebbe riconoscere il formarsi delle file nelle due strade affluenti e, soprattutto, garantire la sicurezza ai pedoni in fase di attraversamento. Procedendo verso Nord un’altra situazione se non pericolosa perlomeno problematica, è quella dell’incrocio con la strada che porta verso Santa Lucia. 

La situazione si complica nella zona dell’ospedale. Dall’intersezione con via Formentini fino al ponte dell’Albula c’è un imbuto che, rende l’aria ai limiti della respirabilità nelle ore di punta:colpa delle centinaia di auto che stazionano, spesso in coda, in pochi metri quadrati di strada. Infine, procedendo verso Nord, c’è l’ormai atavico problema dell’assenza di marciapiedi nel tratto che attraversa il quartiere di San Filippo Neri. Dall’incrocio con via De Carolis fino all’intersezione con via Botticelli, praticamente di fronte alla chiesa, occorre procedere su un solo lato della strada nei casi più fortunati dal momento che nel punto iniziale non esiste alcun passaggio per i pedoni.

 

 

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Corriere Adriatico