Al posto del glorioso Ballarin un parco con vista sul mare. «Facciamo un referendum»

Il progetto del nuovo Ballarin
SAN BENEDETTO - Anche Rimini a breve avrà il suo” parco sul mare” intervento che ricorda molto il progetto promosso dal Comitato Salviamo il Ballarin dal titolo...

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SAN BENEDETTO - Anche Rimini a breve avrà il suo” parco sul mare” intervento che ricorda molto il progetto promosso dal Comitato Salviamo il Ballarin dal titolo “Ballarin-la Porta della Città, un Parco inclusivo sul Mare”. Da qui l’appello che il presidente del Comitato Ballarin, Fabrizio Marcozzi, rivolge al sindaco Pasqualino Piunti affinché organizzi un referendum pubblico.

 

 

«Il primo cittadino – afferma il presidente Marcozzi - rimetta in discussione con la città le scelte fatte fino ad oggi, ascolti i cittadini di San Benedetto, attivi una consultazione attraverso un referendum cittadino e rimandi i propositi annunciati alla prossima amministrazione. La città ha bisogno di recuperare spazi verdi al servizio di tutta la comunità, l’area Ballarin è un’occasione unica». E in questi giorni a Rimini si sta per appaltare i lavori per il restyling del lungomare Tintori e Spadazzi che prevede un nuovo waterfront non solo più bello e libero dalle auto, ma soprattutto arricchito di funzioni come le isole dedicate allo sport e alla salute aperte e gli spazi giochi per bambini, ispirati alle suggestioni delle filastrocche di Gianni Rodari. Insomma un elaborato che ricorda molto quello proposto dal Comitato Ballarin, dove è previsto un affaccio sul mare in via Marchegiani che verrebbe interdetta al traffico spostando il doppio senso su via Morosini. Mentre all’interno del rettangolo di gioco prenderebbe vita un centro polivalente per attività sportive e di svago, una palestra a cielo aperto inclusiva, dotata di percorsi fitness attrezzati, ma soprattutto un’area verde da destinare al quartiere San Filippo Neri che ne fa richiesta da anni. L’elaborato portato avanti da Marcozzi prevede uno spazio unitario ed integrato che comprende l’area dello stadio, le aree frammentate poste a nord, gli edifici di proprietà comunale presenti nelle vicinanze, il parcheggio già esistente e la fascia litoranea dalla duna a sud fino al molo nord del porto.

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Corriere Adriatico