La Riviera come ai Tropici, si rivedono i delfini al largo. A terra invece raffica di multe sul lungomare

La Riviera come ai Tropici, si rivedono i delfini al largo. A terra invece raffica di multe sul lungomare
SAN BENEDETTO - Stavolta le aspettative non sono state deluse. Ieri, la Riviera delle Palme ha vissuto la sua prima, vera, giornata d’affollamento balneare del 2021. Le...

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SAN BENEDETTO - Stavolta le aspettative non sono state deluse. Ieri, la Riviera delle Palme ha vissuto la sua prima, vera, giornata d’affollamento balneare del 2021. Le temperature in salita hanno sospinto lungo il bagnasciuga migliaia di persone. Poco dopo le 10 di mattina, il termometro del circolo nautico Ragn’A Vela (lungomare, zona Ragnola) ha sfondato quota 30 gradi.

 

 

Un’acqua marina cristallina ha poi regalato l’illusione di essere ai Tropici. Così, bagnanti giornalieri provenienti dall’hinterland e dalle regioni vicine (Umbria e Lazio in testa) si sono allegramente mescolati con chi ha la fortuna di poter già trascorrere a San Benedetto un periodo più lungo. A tal proposito, qualche osservatore ha notato diverse auto con targa estera posteggiate in zona lungomare: tedesche e olandesi in primis. Un buon segnale “internazionale”, in vista del proseguimento della stagione turistica, segnata dalla pandemia per il secondo anno di fila. 


I tuffi 
Stranieri o italiani, tutti si stanno comunque godendo un’acqua marina davvero eccezionale. Giusto ieri, il Corriere Adriatico aveva pubblicato l’ultimo report dell’Arpam (Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche) che indicava un mare di qualità “Eccellente” in oltre il 91% della costa marchigiana. Tutta la Riviera rientra in questo prestigioso novero. La costa sambenedettese (dall’Albula al Tronto) viene suddivisa in otto zone di campionamento e, appunto, in ognuna di esse si prelevano campioni per gli studi di laboratorio che, finora, hanno issato la Città delle Palme ai primi posti in fatti di qualità dell’Adriatico. Le analisi di laboratorio vengono confermate “empiricamente” da qualche provetto nuotatore. «Probabilmente mai come quest’estate ho visto un’acqua così trasparente durante le mie consuete nuotate - ci racconta Gianluigi Marinangeli: coordinatore dei baywatch sambenedettesi, con un’esperienza pluridecennale di nuoto in mare -. Passando anche in tratti profondi oltre 2 metri, si vede chiaramente il fondale. Vicino alle scogliere, si possono osservare tantissimi pesci e nuotare con loro. Un bellissimo scenario, quasi tropicale». Sempre a proposito di fauna marina: va detto che, nelle ultime settimane, lungo la costa sambenedettese sono aumentati gli avvistamenti di delfini. I simpatici cetacei si fanno vivi soprattutto al mattino presto ed il punto migliore dove osservarli è il Molo Sud. Vedere un delfino a San Benedetto è anche di buon auspicio. Non a caso, il legame tra la città e questi particolari animali è radicato nei millenni. Infatti (secondo la tradizione religiosa popolare) furono proprio i delfini a portare sulla riva della località successivamente chiamata San Benedetto del Tronto, le spoglie del Santo Patrono: il soldato romano Benedetto, martirizzato nell’anno 304 nei pressi dell’attuale Cupra Marittima.


Le multe


Unica nota stonata la raffica di multe dei vigili urbani che sono stati inflessibili anche con gli scooter nonostante non ci siano parcheggi sufficienti per i lavori sul lungomare.

 

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Corriere Adriatico