Monito dei concessionari di spiaggia al Comune: "O misurate l'arenile con i droni oppure non garantiremo più i servizi"

Piunti, Ricci e Albano
SAN BENEDETTO -  «Se per l’inizio della prossima stagione balneare non avremo una spiaggia pienamente utilizzabile, i nostri operatori non garantiranno più...

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SAN BENEDETTO -  «Se per l’inizio della prossima stagione balneare non avremo una spiaggia pienamente utilizzabile, i nostri operatori non garantiranno più il servizio di salvamento a mare, non posizioneranno le passerelle verso la riva, né cureranno la pulizia dell’arenile». Con queste parole, il presidente del sindacato Itb-Italia Giuseppe Ricci fa pressing sull’amministrazione comunale, affinché venga sciolto nel più breve tempo possibile un nodo che, durante l’estate scorsa ha messo sotto scacco diversi chalet

 

Gli ombrelloni

Parliamo del noto “caso-ombrelloni”. Piccolo riassunto, in estrema sintesi: nel clou di agosto, i controlli della Guardia costiera hanno fatto emergere che numerosi ombrelloni erano stati posizionati in maniera non regolare rispetto agli spazi effettivamente in concessione. Seguirono rimozioni e polemiche. Secondo le ricostruzioni dei balneari, gli spazi in concessione (ed i relativi canoni economici) sono calcolati su vecchie misurazioni, non più aderenti alla realtà. 

Le misurazioni

«Da qualche anno, per dinamiche che interessano tutto l’Adriatico, da Venezia in giù, le spiagge stanno crescendo - ha detto Ricci -. Non spettava a noi segnalare questa dinamica. In ogni modo, ora occorre che il Comune sia pronto a recepire tali cambiamenti. Per farlo, non serve metter mano al Piano di spiaggia: operazione piuttosto lunga. Basta aggiornare le misurazioni degli arenili. Con le tecnologie di oggi, droni e via discorrendo, tutto può esser fatto in pochi mesi. Ma ci vorrà un certo margine di tolleranza, proprio perché la linea di spiaggia è in costante evoluzione. E’ cresciuta anche da agosto ad oggi. Noi vogliamo essere in regola, pagare quanto dovuto e non dover ricordare ancora una volta quanto successo durante l’’estate». Il presidente dell’associazione nazionale di imprenditori del turismo balneare ha fatto queste considerazioni durante un’assemblea, svoltasi mercoledì pomeriggio presso lo chalet “Da Federico”.

Gli ospiti

Ospiti d’onore, insieme all’ex sindaco Pasqualino Piunti, due parlamentari freschi di elezioni: Guido Castelli e Lucia Albano. Gli esponenti di Fratelli d’Italia hanno affrontato il tema nazionale della Direttiva Bolkestein: provvedimento che, nel 2024, potrebbe mandare a gara pubblica (leggi: aste) tutte le concessioni balneari. «La situazione è complessa, che per gli imprenditori balneari non vuol dire compromessa», ha detto il senatore Castelli. «Il lavoro del nostro nuovo Governo - ha aggiunto l’esponente di Fratelli d’Italia - sarà quello di verificare ciò che è possibile fare, tenendo conto però che non vedo altamente probabile la possibilità di gare nei tempi fissati. Ci vorrà tempo per la mappatura, per non parlare della costruzione tecnica delle gare. Un iter burocratico che forse i Comuni non avranno la forza di sostenere». Comunque sia: l’Itb-Italia ha consegnato ai due onorevoli un documento con la propria proposta tecnica per disinnescare la Bolkestein, riassumibile nel “Diritto di superficie con riscatto”

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Corriere Adriatico