SAN BENEDETTO - L’indagine è partita un anno fa ma i risultati sono arrivati soltanto in questi giorni: così l’Agenzia delle Dogane di Civitanova Marche,...
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I funzionari della dogana hanno operato in un centro di stoccaggio di San Benedetto. Il materiale era pronto a partire per l’Albania, proveniente da un’azienda del Vicentino. La documentazione, però, non era del tutto in regola. In base, infatti, alle nuove normative europee la commercializzazione di questo tipo di sostanze all’estero è consentita ma solo con una speciale autorizzazione e in alcuni Paesi. Altri - ma non era il caso dell’Albania - sono inseriti una una black list. Il fatto che mancasse, insomma, un documento, ha fatto scattare il blitz nel centro di stoccaggio dove la merce è stata cautelativamente bloccata in attesa di accertamenti. Questi sono avvenuti prima nel laboratorio della Dogane di Roma e poi in quello di Milano ed effettivamente il materiale è risultato essere metiletilchetone. Così lo scorso 22 marzo sono entrati in azione i funzionari delle Dogane che hanno proceduto al sequestro dei fusti. A carico del legale rappresentante dell’azienda è stato ipotizzato il reato di “esportazione di precursori di droga” e di “falso ideologico commesso da privato in atto pubblico”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico