Il cuore buono della Riviera. Tanti smarrimenti di soldi e di iPhone, un record di ritrovamenti

Tanti gli smarrimenti al mercato settimanale
SAN BENEDETTO - Un portamonete ed un borsello pieni di soldi, due iPhone piuttosto costosi. Tutti persi per strada, recuperati da persone di buon cuore e consegnati nelle mani...

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SAN BENEDETTO - Un portamonete ed un borsello pieni di soldi, due iPhone piuttosto costosi. Tutti persi per strada, recuperati da persone di buon cuore e consegnati nelle mani delle forze dell’ordine. Diverse le persone che si sono rivolte ai carabinieri ai quali poi è spettato il compito di restituire la merce. Invece il Comune per la riconsegna o eventuali ricompense per i ritrovamenti ha stabilito un vero e proprio regolamento visto che, in certi casi (esempio classico sono le biciclette) spesso non è facile rintracciare i legittimi possessori. 

 

 

Nel corso delle ultime settimane, in Riviera si sono moltiplicati casi di smarrimento di beni di valore. E va messo in evidenza il senso civico di chi si ritrova tra le mani certo materiale e decidere di spendere del tempo per prendersene carico e portarlo da chi di dovere. Ma vediamo qualche ultimo esempio. Una settimana fa, nella stazione ferroviaria sambenedettese, è stato trovato un iPhone nero, poi consegnato ai vigili urbani. 

Qualche tempo prima, nei pressi del campo sportivo “Ciarrocchi”, un cittadino aveva ritrovato un iPhone 11 sprovvisto di Sim. Il moderno cellulare è stato subito consegnato ai carabinieri che poi hanno provveduto a portarlo alla polizia municipale: competente in materia. Sempre i militari dell’Arma hanno consegnati ai vigili un borsello recuperato in piazza Setti Carraro da un uomo nato in India. All’interno del contenitore c’erano ben 334 euro ed 80 centesimi, insieme ad una tessera fedeltà di un negozio di frutta e ad uno scontrino di un altro negozio ortofrutticolo. Elementi molto sommari: purtroppo insufficienti ai carabinieri della stazione di Porto d’Ascoli per tentare di risalire al legittimo proprietario del borsello e dei soldi. Mentre c’erano quasi 200 euro nel portafogli caduto in strada, recuperato da un passante che poi lo ha consegnato alla polizia municipale. 
Soldi al mercato settimanale
Il bel gesto è avvenuto durante uno dei recenti martedì di mercato. Poco dopo le ore 11, un cittadino che si trovava all’incrocio tra viale Moretti e via S. Martino, si è imbattuto nel portamonete. Poco dopo, si è presentato con l’oggetto al vicino comando di piazza Battisti ed è stato stilato il verbale di rito. Per l’esattezza: all’interno del portafogli c’erano 189 euro e 11 centesimi. In base da quanto scritto nel verbale, all’interno del contenitore non c’era null’altro: né documenti d’identità né altri indizi che possano aiutare i vigili a rintracciare il legittimo proprietario. 

Così, sono già state attivate le procedure codificate dal nuovo “Regolamento per la gestione degli oggetti abbandonati e rinvenuti”, approvato dal Consiglio comunale lo scorso anno. In base a questo atto, i soldi rinvenuti sono custoditi in apposita cassaforte presso l’ufficio economato del Comune. Un regolamento che poggia anche su alcune basi del Codice civile. Ad esempio: l’articolo 930 dice che spetta al ritrovatore, qualora questi ne faccia richiesta, un premio pari ad un decimo della somma ritrovata. I vigili provvedono a pubblicare un avviso riguardo alla merce rinvenuta. 



Se trascorre un anno dalla pubblicazione senza che il legittimo proprietario si fa avanti, chi ha ritrovato il materiale ne può diventare titolare. Va detto che, nei mesi scorsi, in città si è registrato qualche altro atto di alto senso civico simile. Ad esempio: a fine luglio, un uomo trovò un anello d’oro nel parcheggio del centro commerciale PortoGrande e lo consegnò ai carabinieri. Naturalmente la vicenda non finisce qui. Anzi, si fa complicata. Infatti va tenuto da conto che, se non c’è una eventuale denuncia di furto o smarrimento del bene con inoltre una chiara descrizione dell’oggetto, è poi praticamente impossibile per i militari risalire ai legittimi possessori. 

 

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Corriere Adriatico