SAN BENEDETTO - Il 2016 sarà l’anno della fuga dai siti di e-booking. Gli albergatori, infatti, dichiarano guerra alle grandi multinazionali. Oltre a non pagare le tasse in...
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“Abbiamo appena depositato i due marchi “Booking hotel San Benedetto” e “Booking San Benedetto” - spiega il presidente Gaetano De Panicis - e contiamo di essere operativi per la stagione 20016-2017. L’impegno economico che costa realizzare questo sito è nell’ordine dei 30-40 mila euro l’anno e sarà agganciato al nostro sito dell’Assoalbergatori che sarà abbellito e sul quale ha già messo le mani Giulio Brandimarte, un ottimo grafico capace di dare un’immagine affascinante della Riviera”. Tutto questo a fronte di una quota associativa che resterà la stessa: insomma offriremo ai colleghi un importante servizio insieme a tutti gli altri, le fiere e l’assistenza solita, senza chiedere un centesimo in più”.
Qualche fondo dovrà però essere versato dall’amministrazione ma sotto forma di investimento.
“Noi gestiamo anche il punto informazioni del lungomare - dice ancora De Panicis -: non è un servizio agli alberghi, oggi tutti prenotano on line, ma ai cittadini che vengono a chiedere notizie una volta arrivati in città. Chiederemo quindi al Comune di girarci un 3-4% della tassa di soggiorno per la gestione di questo ufficio ma, poiché contiamo di incrementare in futuro le presenze turistiche con i nostri sforzi, all’ente pubblico i fondi rientreranno sotto forma di maggiori presenze e dunque incassi più alti della Bed Tax. Infatti questa tassa - che per altro Comuni vicini come Martinsicuro si sono rifiutati di introdurre - è pagata dai nostri turisti e noi la esigiamo come sostituti d’imposta spesso pagandola di tasca nostra. Più turisti arriveranno più si incasserà tutti, Comune compreso. Conviene quindi, che ci sia aiuti a promuovere il territorio”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico