San Benedetto: dorme con l'accetta sul comodino per paura dei ladri

L'assemblea sulla sicurezza a Porto d'Ascoli
SAN BENEDETTO - Sviluppare una rete civica d’informazioni e segnalazioni in tempo reale, utili a fronteggiare furti e microcriminalità. Ecco la strategia di...

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SAN BENEDETTO - Sviluppare una rete civica d’informazioni e segnalazioni in tempo reale, utili a fronteggiare furti e microcriminalità. Ecco la strategia di Occhio Amico PdA: associazione di cittadini nata pochi mesi fa con l’obiettivo di migliorare la sicurezza urbana, in particolare a Porto d’Ascoli. Il gruppo, presieduto da Antonio Core,  ha organizzato un’assemblea pubblica molto partecipata. L’incontro si è svolto nei locali parrocchiali di Cristo Re, col supporto del Comitato di quartiere Porto d’Ascoli Centro presieduto da Elio Core.

In poche settimane di vita, Occhio Amico ha già raggiunto 100 tesserati e i numeri sono in crescita: indice di quanto il problema sia sentito tra la gente. Grazie ai social-network (Facebook e WhatsApp) l’associazione sta fungendo da collettore di tanti privati cittadini che intendono coprirsi le spalle a vicenda. Qualche esempio? “Oltre a segnalazioni di presenze sospette, che provvediamo a filtrare e girare alle forze dell’ordine - precisa Antonio Core - possiamo fare molto contro lo spaccio di soldi falsi. Basta che un commerciante finisca vittima di certi traffici e, tramite i nostri canali, molti altri negozianti ne sono subito al corrente, così possono fare più attenzione”.
Poi, certo, Occhio Amico intende anche pungolare le autorità pubbliche - amministrazione comunale in primis - affinché facciamo maggiori sforzi. A tal proposito, durante l’assemblea sono state contestate le statistiche sui crimini elaborate dalla Prefettura, giudicate poco aderenti alla realtà. 
Sul banco degli imputati è finito anche il Comune, accusato di scarsi investimenti sul fronte-sicurezza. 

Nel corso della riunione sono emerse storie personali segnate dalla paura. Un residente di Porto d’Ascoli, per sentirsi più sicuro, dorme con un’accetta sul comodino. Molte persone, soprattutto anziane e sole, quasi non escono più di casa per il timore di lasciare campo libero ai ladri. All’incontro hanno partecipato alcuni presidenti di quartiere: Sanguigni del Ponterotto, Perozzi (Mare) e Procacci di Ragnola. Quest’ultimo ha suggerito di organizzare un summit con le forze dell’ordine per delineare una strategia comune.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico